Ceschi, su proposta della Direzione RSI e della CORSI, succederà quindi, dal primo giugno prossimo, a Maurizio Canetta che, lo stesso giorno, assumerà la Direzione dell’Azienda
LUGANO – Il nuovo responsabile dell’informazione sarà Reto Ceschi. Lo ha deciso il Consiglio d’amministrazione della SRG SSR, riunito questa mattina sotto la presidenza di Raymond Loretan e alla presenza del Direttore generale Roger de Weck.
Ceschi, su proposta della Direzione RSI e del Comitato del Consiglio regionale CORSI, occuperà quindi, dal primo giugno prossimo, il posto lasciato libero da Maurizio Canetta che, lo stesso giorno, assumerà la Direzione dell’Azienda succedendo a Dino Balestra.
Reto Ceschi , scrive la RSI comunicando la nomina, è nato a Locarno il 7 agosto 1962. Dopo aver conseguito, nel 1982, la patente di docente di scuola elementare, si è iscritto all’Università di Ginevra, dove ha ottenuto la licenza in Scienze politiche (1985) e il diploma di Studi superiori in Scienze economiche e sociali, sezione Scienze politiche (1987). All’Università di Ginevra è stato anche assistente in Scienze amministrative (1985-87). Nel 2014 ha conseguito il Certificate of Advanced Studies (CAS) in Sviluppo delle competenze personali e gestionali alla Scuola Universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI).
Approdato alla RTSI il primo ottobre 1987 quale praticante redattore al Quotidiano – aggiungono –, due anni dopo entra a far parte della redazione del Telegiornale dove sarà redattore, inviato, capo edizione e presentatore. Per quasi 20 anni conduce l’edizione principale delle ore 20.00. Dal 1992 al 1995 e dal 2000 al 2007 è responsabile della redazione Esteri prima di assumere, tra il 2007 e il 2010, la direzione del Telegiornale stesso. Nel 2009 Reto Ceschi assume la responsabilità del settore Approfondimenti e dibattiti radiotelevisivi. Dal 2007 ad oggi è anche produttore e conduttore di Democrazia Diretta, l’appuntamento televisivo sulla politica federale e cantonale e di Classe Politique. Dal novembre 2011 produce e presenta il dibattito settimanale d’attualità 60 minuti.