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Cronaca
23.05.2014 - 15:380
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

“La centrale a carbone di Lünen deve chiudere, troppi i danni per l’ambiente”

Gli ambientalisti del BUND si scagliano contro l’impianto in cui ha investito anche l’AET, chiedendo che venga revocata la concessione per l’esercizio: “La situazione non è più tollerabile, nemmeno in virtù di un interesse pubblico superiore"

LÜNEN – Gli ecologisti si scagliano contro la centrale a carbone di Lünen, impianto in cui ha investito anche l’Azienda elettrica ticinese (AET).

Come riporta la RSI infatti, l’associazione Bund für Umwelt und Naturschutz Deutschland (BUND) nelle 450 pagine di motivazioni relative ai ricorsi di fine dicembre 2013 contro l’impianto ha sottolineato che “la concessione alla centrale a carbone di Lünen va tolta”.

La sollecitazione a ritirare la concessione per l’esercizio è stata inoltrata oggi al Distretto governativo di Arnsberg. Nella lettera gli ambientalisti evidenziano che le misure intraprese per migliorare l’impatto  della centrale non sono sufficienti e l’autorizzazione è ancora contraria al diritto.

Ancora troppe, secondo il BUND, le ricadute sull’ambiente, in particolare per ciò che riguarda le immissioni nelle acque. Anche l’habitat di flora e fauna sarebbe intaccato. Inoltre, le tonnellate di anidride carbonica emesse dall’impianto durante l’attività, minerebbero il raggiungimento degli obbiettivi climatici fissati dal Governo tedesco.

Una situazione che per il BUND non è tollerabile, nemmeno in virtù di un “interesse pubblico superiore”, come hanno sottolineato i ricorrenti invocando la cessazione dell’attività della centrale.

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