Nel mirino le accuse di “clientelismo e di “intrallazzare oltreconfine” rivolte a Francesco P. Campione. Il pretore di Lugano ha quindi accolto parzialmente la petizione promossa contro Lorenzo Quadri e l'editore del domenicale, la Meutel 2000
LUGANO – Nuova puntata nella bagarre Quadri-Campione, che segna un ‘punto’ a favore del direttore del Museo delle culture di Lugano.
Con una sentenza del 25 agosto, come riporta oggi il Corriere del Ticino, il pretore di Lugano Francesco Trezzini ha accolto parzialmente la petizione promossa da Francesco Paolo Campione, patrocinato dall’avvocato Raffaele Bernasconi, contro Lorenzo Quadri (in qualità di direttore responsabile del "Mattino della Domenica") e l'editore del domenicale (la Meutel 2000 SA), rappresentati dall’avvocato Massimiliano Parli.
Al centro, tra le altre, vi erano le accuse di “clientelismo” e di “intrallazzare oltreconfine”, entrambe giudicate dal pretore gravemente lesive dell’onore del direttore Campione “senza (palesemente) il sostegno di alcun motivo giustificativo”.
“Tacciare una persona di clientelismo – si legge nella sentenza – significa infatti accusarla di una pratica disonesta, ossia di approfittare della sua posizione”. Trezzini ha disposto quindi il divieto formale per Quadri e la Meutel 2000 “di utilizzare nuovamente gli epiteti in questione nonché una forma linguisticamente comparabile nei contenuti”.
Accolta poi anche la domanda di imporre al Mattino la pubblicazione della sentenza una volta che la stessa sarà cresciuta in giudicato.
La vertenza fra le due parti si trascina ormai da anni (un decennio quasi, dato che i primi articoli ‘incriminati’ – in totale si tratta di una ventina – risalgono al 2005) ed è praticamente sicuro che la controparte, Quadri e la Meutel 2000, rispondano con un ricorso.