LUGANO - “Ma i capoccioni della BSI diventata brasileira non ci avevano detto, appena lo scorso luglio, che NON ci sarebbe stata soppressione d’impieghi? E invece, ciccia! Tranquilli e beati, i vertici dell’Istituto ci vengono a dire che da ottobre spariranno ben 160 posti di lavoro, di cui 130 in Ticino! Niente-meno!". Il domenicale leghista il Mattino commenta così la recente notizia del licenziamento di massa annunciato dalla BSI e attacca il presidente del Consiglio d'amministrazione Alfredo Gysi, che da alcuni mesi ha lasciato la sua villa di Comano per trasferirsi a Londra. Per motivi culturali, ha fatto sapere.
"Come se non bastasse, per aggiungere la beffa al dramma del licenziamento che investirà 130 ticinesi e le rispettive famiglie, i vertici BSI hanno ancora avuto il cattivo gusto di chiamare il taglio occupazionale Operazione agility!", aggiunge il Mattino. "Intanto il presidente del CdA della banca Alfredo Gysi, quello che ha spostato il domicilio a Londra NON per motivi fiscali ma per motivi kulturali (e chi mai avrebbe potuto insinuare il contrario?) se ne è uscito tranquillo “come un tre lira”, tutto calma ed erre moscia, a dire che erano misure pianificate e bla bla bla!”.
red