Muralto, tutte "balle": nessuna rapina alla lavanderia di via della Stazione. Una dipendente si è inventata il colpo
Una 44enne portoghese aveva denunciato una rapina a mano armata nel negozio in cui lavora. La polizia aveva addirittura diffuso i connotati dell'inesistente rapinatore. Ora dovrà rispondere di appropriazione indebita e sviamento della giustizia
MURALTO - Fermi tutti: questa è una rapina! No, non lo è stata. L'unico comportamento illecito avvenuto stamane nella lavanderia via della Stazione a Locarno è stato quello della dipendete dell'esercizio commerciale che si è inventata tutto. Una balla gigantesca che deve essere stata raccontata in maniera piuttosto credibile dalla signora, una 44enne portoghese domiciliata nel Locarnese, tanto che la polizia, come si usa in questi casi, aveva diffuso l'identikit del presunto rapinatore."Maschio, età 30-35 anni, carnagione chiara, indossava giacca o felpa di colore scuro (nero o blu) con cappuccio e jeans blu. L'uomo si è espresso in italiano senza particolari accenti". Tutto falso: perché quel rapinatore non è mai esistito. Così come non è mai esistita la pistola con cui l'uomo avrebbe minacciato la donna. L'unica cosa vera era il denaro sparito dalla cassa e, par di capire, finito nelle tasche della donna per mezzo della favola della finta rapina. Fra le ipotesi di reato nei confronti della 44enne vi è in fatti anche l'appropriazione indebita oltre allo sviamento della giustizia. L'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Valentina Tuoni.