La scoperta durante il nuovo cantiere per i lavori di ristrutturazione. "Quando la scuola era già chiusa", sottolinea il capoufficio dell’Insegnamento Medio Superiore che conferma l’accaduto. L’amianto era sfuggito ai primi controlli del 2013
BELLINZONA – Lo stabile Torretta, in cui ha sede l’Istituto Cantonale di Economia e Commercio (ICEC), è al centro di alcuni importanti lavori di ristrutturazione che si susseguono a più riprese dal 2013. Lavori di ristrutturazione che, secondo una segnalazione giunta in redazione, hanno portato alla luce la presenza di amianto nell’edificio.
“Già all’inizio dei lavori di risanamento all’ICEC, nel 2013, erano state effettuati dei controlli che avevano permesso di individuare e rimuovere completamente le superfici in amianto dei corridoi dal primo al quarto piano”, spiega Daniele Sartori, capoufficio dell’Insegnamento Medio Superiore, a cui abbiamo chiesto conferma dell’accaduto.
Controlli da cui era sfuggito però il materiale a cui si fa riferimento ora. Il caso, come conferma anche Sartori, riguarda infatti il presente. “L’amianto era in una zona dell’atrio secondario difficile da individuare”, ma, aggiunge riferendosi alle quantità, “si tratta di superfici limitate”.
Sartori spiega di non essere a conoscenza dei dati esatti misurati, ma sottolinea che “non c’è stata alcuna dispersione di materiale e, soprattutto, nessun rischio per gli allievi e il personale docente e non”. Il cantiere che ha portato alla scoperta della presenza di altro amianto nell’edificio, spiega, è iniziato infatti la settimana scorsa, quando la scuola era chiusa e l’edificio inaccessibile.
“Nella zona in cui è stato trovato l’amianto sono stati immediatamente interrotti i lavori ed è stato chiesto l’intervento di una ditta specializzata. Questa ha isolato e messo sotto depressione il locale”. Nei prossimi giorni il materiale verrà quindi rimosso e i lavori di risanamento potranno riprendere.
Grazie al tempestivo intervento, tiene ad aggiungere Sartori, è stata evitata la diffusione del materiale nocivo. Inoltre, conclude, “a seguito del ritrovamento sono state fatte altre verifiche per sapere se in altri luoghi dell’edificio vi fosse ancora la presenza di questi broccati d’amianto e la risposta è stata negativa”.
ibi