Lavoratori ai ferri corti con la direzione per le scelte prese nonostante l’azienda riceva, da alcuni mesi, l’indennità per lavoro ridotto, ottenuta in seguito al rafforzamento del franco sull'euro. Unia: “Reintegro e avvio trattative per i ccl”
RIAZZINO – Da questa mattina alle 6.45 le lavoratrici e i lavoratori del centro logistico di Crai Suisse di Riazzino sono in sciopero per protestare contro le decurtazioni salariali e i licenziamenti decisi dalla direzione dell'azienda e per chiederne l'annullamento. Uno sciopero che sta coinvolgendo anche il personale dei negozi Cmarket presenti sul territorio cantonale e minacciati di chiusura.
Ripercorrere le tappe che hanno portato i dipendenti a incrociare oggi le braccia è il sindacato UNIA. La decisione è arrivata nel corso dell’assemblea tenutasi stamane. I dipendenti hanno giudicato inaccettabili i provvedimenti adottati dalla direzione di Crai Suisse (azienda legata all'omonimo gruppo italiano nato nel 1973 a Desenzano del Garda e con sede a Milano, presente in Svizzera anche nei Grigioni e a La Chaux-de-Fonds), che nel 2014 ha proceduto a una riduzione generalizzata dei salari e che da alcuni mesi beneficia dell'indennità per lavoro ridotto, ottenuta in seguito al rafforzamento del franco sull'euro.
Nonostante questo, nelle scorse settimane la direzione di Crai Suisse SA ha notificato una serie di licenziamenti ed ha annunciato che altre seguiranno. Per il momento sono 7 le persone interessate, ma, aggiunge il sindacato, potrebbero diventare anche una quindicina tenuto conto che la direzione ha già deciso la chiusura dei negozi di Cassarate, Cugnasco, Sementina e Novazzano e che prossimamente intenderebbe chiuderne altri degli 8 presenti in Ticino e gestiti direttamente da Crai Suisse SA (con i restanti punti vendita esistono invece contratti di affiliazione commerciale, di franchising).
Una minaccia che in queste ore sta spingendo i dipendenti di tutti i negozi Cmarket ad unirsi all'azione di protesta in corso a Riazzino, spiega UNIA.
L'assemblea del personale, conclude la nota, ha deciso di sospendere il lavoro fintanto che la direzione non annullerà i licenziamenti e reintegrerà in azienda le persone toccate e non si impegnerà ad avviare immediatamente trattative con il sindacato Unia per la sottoscrizione di un Contratto collettivo di lavoro.