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Cronaca
24.05.2016 - 15:130
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Caso BSI, l'avvocato Emanuele Verda: "L'ennesimo grande schiaffo alla reputazione della piazza finanziaria ticinese. Anche in termini economici e fiscali. Ecco chi rischia e che cosa"

"Occorrono sì leggi e controlli, ma occorre una nuova cultura in chi opera nel mondo finanziario, altrimenti leggi e controlli servono solo a constatare dannii"

LUGANO - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha comunicato l’apertura di un procedimento penale nei confronti della BSI in relazione allo scandalo finanziario legato al fondo sovrano malese 1MDB e FINMA ha diramato un comunicato stampa in relazione alle violazioni constatate in seno alla banca nello scandalo menzionato ed alle relative misure intraprese. Abbiamo chiesto un parere telefonico ad un esperto di diritto bancario e finanziario, l’avvocato Emanuele Verda. 

Che cosa si può dire a questo stadio dei fatti?

Stando ai due comunicati stampa ufficiali, tra le due notizie, quella più gravosa è certamente il consistente comunicato di FINMA, da cui i vertici aziendali della banca, consiglio d’amministrazione e direzione generale, escono malmenati dai pesanti rimproveri. Il quadro delineato da FINMA non è confortante, i vizi sarebbero sempre gli stessi: a fronte di relazioni d’affari attrattive e lauti guadagni, gli organi della banca abbassano le difese, giocandosi l’irreprensibilità della loro attività. Ma qui si sono già giocati anche la considerazione di BSI (ossia Banca della Svizzera Italiana, che al tempo stampava moneta ed ora si legge prossima a scomparire), che solo alcuni mesi orsono, tanti se non tutti, volevano acquistata da Banca Stato. Dagli scandali Sogevalor, Aston Bank per non citarne che due, ai diversi fiduciari finanziari coinvolti in reati patrimoniali, questo é l’ennesimo, grande schiaffo, sia reputazionale che in termini economici e fiscali alla nostra piazza finanziaria. L’unica consolazione è che il Canton Ticino, se rapportato ad altri Cantoni (e penso agli scandali delle banche cantonali vodese e bernese), non ha chiamato alla cassa i suoi contribuenti ed ha una florida Banca Stato che sa fare banca. Servono sì leggi e controlli, ma serve ancor più una nuova cultura in chi opera nel mondo finanziario, altrimenti leggi e controlli servono solo a constatare danni e definire i risarcimenti, quando possibili. 

Cosa rischiano ora la banca ed i suoi organi da un profilo amministrativo ?

Da un profilo del diritto della sorveglianza, FINMA ha già indicato che BSI dovrà essere totalmente integrata in EFG International e poi sciolta nel giro di 12 mesi. In altri termini la liquidazione, che dovrà avvenire con fusione per incorporazione (che non mi risulta essere una misura prevista dalla legge). Una misura comunque estremamente drastica che lascia perplessità da un profilo della proporzionalità (mi chiedo se non fosse sufficiente pretendere la sostituzione dei vertici della banca invece della fusione coatta …). Il provento delle commissioni generate con l’attività illecita, pari a 95 milioni di franchi è stato confiscato (nel 2012, sempre a seguito procedura di enforcement, FINMA aveva già registrato un bel bottino, confiscando a UBS 59 milioni nella procedura relativa alle alterazioni del tasso LIBOR). FINMA non può multare, ma si rifà confiscando. Il management coinvolto, che già dovrà lasciare la banca nella nuova configurazione EFG International, rischia il divieto di esercitare professione dirigenziale in ogni altra banca per un massimo di cinque anni o, misura più lieve, una Gewährsbrief, ossia una dichiarazione di FINMA che esprime le proprie riserve sull’irreprensibilità del dirigente che ha lasciato l’istituto bancario e la necessità di chiarimenti preliminari all’assunzione con il nuovo datore di lavoro. 

E cosa si prospetta secondo lei per la banca ed i suoi funzionari nel procedimento penale aperto dal Ministero pubblico federale?

Per esprimersi va atteso e conosciuto lo sviluppo del procedimento, per il quale le risultanze dell’inchiesta di FINMA saranno già indicative. Verranno istruiti diversi reati patrimoniali, dalla corruzione al riciclaggio di denaro, passando per l’amministrazione infedele. A prescindere dalla punibilità dei singoli alti (o meno alti) funzionari della banca, qui potrebbe trovare applicazione la responsabilità penale dell’impresa e quindi della banca, se - in relazione ai reati di riciclaggio e corruzione - sarà provato che questa non ha preso tutte le misure organizzative ragionevoli e indispensabili per impedire la commissione dei reati. La sanzione sarà una multa, verosimilmente a carico di EFG International, determinata in funzione della gravità del reato e delle lacune organizzative, nonché del danno provocato e della capacità economica della banca.

emmebi

 

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