Il presidente del Governo Beltraminelli dopo 'Prima i nostri': "Il Ticino è terra ospitale, ma oggi l'equilibrio è minacciato. Il popolo ticinese ha deciso come obiettivo sociale di favorire l'impiego dei residenti e la politica deve seguire la sua volon
"Oggi vi è il legittimo timore per il posto di lavoro e vi è in atto una pressione sui salariali a causa delle trasformazioni del mondo del lavoro e della forte richiesta di lavoro dall'Italia, paese da troppo tempo alle prese con un'importante crisi economica e con salari molto bassi"
di Paolo Beltraminelli * (da Facebook)
"Il Ticino è da sempre terra d'accoglienza e d'integrazione ma occorre mantenere il giusto equilibrio
Prima e dopo la votazione su "prima i nostri" sono sollecitato da più parti in Svizzera e all'estero a spiegare il perché del voto nel nostro Cantone che riassumerei così:
il Ticino è terra molto ospitale, con il 27% di stranieri e 62000 frontalieri (quasi il 30% del totale), un posto di lavoro su due è occupato da stranieri, il sistema scolastico integra molto bene e non vi sono particolari tensioni sociali, anche perché ogni persona residente in difficoltà non viene mai lasciata sola. Siamo anche una terra che agevola le naturalizzazioni e constato che molti naturalizzati ha votato per dare la preferenza al lavoro per i residenti.
Oggi vi è il legittimo timore per il posto di lavoro e vi è in atto una pressione sui salariali a causa delle trasformazioni del mondo del lavoro e della forte richiesta di lavoro dall'Italia, paese da troppo tempo alle prese con un'importante crisi economica e con salari molto bassi.
Occorre mantenere un equilibrio che oggi è oggettivamente minacciato. Il popolo ticinese ha deciso come obiettivo sociale di favorire l'impiego dei residenti e la politica deve seguire la volontà il popolo.
La Svizzera è molto diversificata, come l'UE e il Ticino soffre più degli altri cantoni essendo un piccolo mercato piuttosto isolato dal resto della Svizzera per lingua e distanza.