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Cronaca
31.10.2016 - 10:110
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Alle 6,20 tutti in piedi! A Isone è cominciato il corso per 15 aspiranti Guardie svizzere: ecco che cosa li aspetta...

Rimarranno in Ticino per 30 giorni, dopodiché continueranno la loro formazione a Roma. Dalla psicologia al comportamento tattico: tanti corsi per i futuri soldati del Papa

ISONE - Oggi presso la Piazza d'armi di Isone quindici future Guardie svizzere pontificie hanno iniziato il loro percorso formativo, sotto l'egida della Polizia cantonale e in collaborazione con il Dipartimento delle istituzioni (DI), che getterà le basi delle competenze richieste per garantire l'incolumità del Papa e la sicurezza del Vaticano.


Questo in base ad un'apposita convenzione firmata lo scorso 26.09.2016 in Vaticano dal Comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi e dal Comandante della Guardia svizzera pontificia Christoph Graf. Per quanto riguarda gli aspetti di supporto logistico e la messa a disposizione delle infrastrutture, si sottolinea il fattivo contributo dell'Esercito, in particolare del Comando forze speciali, per il tramite del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).

 
La prima giornata è iniziata di buon mattino alle 6.20 seguita poi, alle 8, dall'Appello sulla Piazza d'armi. La formazione vera e propria è poi cominciata alle 8.15 con l'orientazione geografica sul terreno dei partecipanti per poi passare a lezioni di psicologia. Oltre a questa materia, la formazione prevede pure corsi di diritto, formazione antincendio, rianimazione cardiopolmonare, tiro e sicurezza personale, comportamento tattico e sport. Istruttori e formatori, tutti specialisti nel loro ambito di materia e con solide esperienze di formazione, erogheranno formazioni in lingue diverse, così da assicurare la comprensione e l'assimilazione dei contenuti trattati, avvicinando al contempo le reclute di lingua tedesca o francese all'italiano. Lingua di Dante che utilizzeranno durante le loro attività quotidiane in Vaticano.

 
I corsi sono coordinati dal Centro formazione di polizia (CFP) di Giubiasco, uno dei cinque centri riconosciuti a livello nazionale. Il suo mandato integra la formazione di base e continua degli aspiranti e degli agenti assunti da corpi di polizia di lingua italiana i cui collaboratori possono portare il titolo di Agente di polizia con Attestato professionale federale. Oltre alla Polizia cantonale, alle Polizie comunali, alla Polizia dei trasporti e alla Polizia militare, su richiesta, come in questo caso da parte delle Guardie svizzere pontificie, le sue proposte possono rivolgersi anche ad altri enti di sicurezza pubblica o privata, o ancora ad altre istituzioni che necessitano di corsi in cui la polizia è centro di competenza. Il corso destinato alle Guardie svizzere pontificie rientra appunto in questo ultimo ambito.

 
La permanenza delle future Guardie pontificie in Ticino sarà di 30 giorni, dopodiché continueranno la loro formazione a Roma. Sono già state pianificate altre due formazioni per il 2017: una a febbraio, con una quindicina di reclute, ed un'altra a cavallo fra ottobre e novembre con una ventina di partecipanti.
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