Permessopoli, il 42enne kosovaro titolare della M+M Ponteggi di Camorino aveva già precedenti penali per impiego irregolare di manodopera. Ed era stato arrestato a Zurigo per reati contro l'incolumità delle persone. Sarebbe uno dei registi del traffico di
Resta però una domanda: come alla luce delle precedenti condanne abbia potuto ancora operare come imprenditore nell’edilizia
BELLINZONA - Il titolare della M+M Ponteggi di Camorino, vale a dire il 42enne kosovaro residente nel Bellinzonese che settimana scorsa è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sui permessi falsi ha già subìto condanne penali. Condanne, scrive oggi LaRegione, tramite decreti d’accusa in relazione all’impiego irregolare di manodopera. L’uomo ha pure problemi penali nel Canton Zurigo, dove è stato di recente arrestato e poi rimesso in libertà provvisoria per reati contro l’incolumità delle persone. Il procedimento avviato dalle autorità giudiziarie d’oltre Gottardo verrà ora probabilmente congiunto con quello del Ministero pubblico ticinese.
Infine, sempre per quanto riguarda il kosovaro, confermando l’arresto ordinato mercoledì dal sostituto procuratore generale Antonio Perugini, il giudice dei provvedimenti coercitivi ha fissato a tre mesi la durata di detenzione preventiva. A due mesi e mezzo invece quella del 32enne che aveva il ruolo di direttore dell’impresa di ponteggi, pure kosovaro domiciliato nel Bellinzonese.
Il 42enne non sarebbe una semplice pedina del traffico di documenti falsificati, ma sempre secondo LaRegione potrebbe aver giocato un ruolo di regista. Resta però una domanda: come alla luce delle precedenti condanne abbia potuto ancora operare come imprenditore nell’edilizia.
Intanto delle otto persone arrestate, una è stata rilasciata: la 23enne svizzera ex stagista all’Ufficio cantonale della migrazione, fermata mercoledì 8 febbraio insieme a un 27enne turco. Aveva rubato “fogli di carta di sicurezza e custodie di plastica per diversi tipi di permessi”.