“Non puntiamo sulle tre gemme più comuni, che sono appunto lo zaffiro, il rubino e lo smeraldo – spiega Paganetti -, perché quelli con colori naturali, dunque non prodotti con il riscaldamento della pietra, hanno prezzi inverosimili. Inoltre lo smeraldo è la gemma più delicata che ci sia, perché contiene elementi gassosi liquidi e cristallini. Puntiamo invece su altre gemme preziose, in particolare su quelle che hanno colori accesi e vividi, come rubelliti, tanzaniti, zavoriti, granato mandarino, zircone blue naturale e altre. Sono tutte gemme molto rare. Basti pensare che la tanzanite viene estratta da una sola miniera che si trova in Tanzania, tra l’altro soggetta a inondazioni, mentre la zavorite viene estratta in tre sole miniere al mondo”.