Il viceprimario dovrà presentarsi alla sbarra per il decesso di una 25enne, avvenuto sul finire del 2012. La vittima, il 20 novembre di quell’anno, si presentò al Civico dopo essere svenuta. La giovane, che non voleva saltare gli esami di avvocatura, fu dimessa il giorno successivo, e l’8 dicembre si sentì di nuovo male. Fu ricoverata d’urgenza all’Italiano, dove morì a causa di una tromboembolia polmonare.
Per quel decesso finirono sotto inchiesta cinque persone, tre medici e due assistenti. Il procuratore generale John Noseda ha firmato un decreto di abbandono per quattro di loro. Il viceprimario, invece, è stato rinviato a giudizio. Noseda, riferisce sempre la RSI, imputa al medico una serie di negligenze che, secondo il magistrato, ebbero un nesso con la morte.
Il medico, difeso dall’avvocato Mario Branda, respinge le accuse. L’EOC ha preferito non rilasciare commenti sulla vicenda.