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Cronaca
19.05.2018 - 10:050
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Giornale del Popolo: i giornalisti volevano uscire, ma il vescovo Lazzeri ha detto no. Il quotidiano oggi non è in edicola, ma è online gratuitamente. Il messaggio della redazione: "Noi ci siamo se voi ci siete"

L'editoriale della direttrice Alessandra Zumthor: "Tutto quello che è in nostro potere lo facciamo e continueremo a farlo; il resto è nelle mani di Dio"

LUGANO - I giornalisti avrebbe voluto che il Giornale del Popolo fosse in edicola anche questa mattina. Nonostante l’improvvisa chiusura del quotidiano comunicata giovedì mattina, ieri hanno lavorato tutto il giorno per fare in modo che l’edizione uscita bianca venerdì, non fosse l’ultima di una storia lunga oltre novant’anni.

 

Ma la redazione ha dovuto scontrarsi con il niet del vescovo Monsignor Valerio Lazzeri, che ha negato il consenso alla pubblicazione. Un ulteriore atto che certifica la spaccatura tra l’editore e i giornalisti.

 

Allora è scattato il piano b: il GdP è comunque uscito…ma solo online. E gratuitamente per tutti. Eloquente il titolo in prima pagina, accompagnato da una foto della redazione: “Noi ci siamo se voi ci siete”.

 

All’interno dell’edizione la valanga di testimonianze d’affetto giunte nelle ultime ore al quotidiano. E una raccolta firme lanciata dai giornalisti a favore della sopravvivenza del giornale. Intanto i sindacati hanno fatto sapere che ci sarebbe un investitore disposto a salvare il GdP. Se ne papà di più nei prossimi giorni.

 

Di seguito pubblichiamo per esteso l’editoriale della direttrice Alessandra Zumthor:

 

“Care lettrici e cari lettori, anche ieri abbiamo ricevuto talmente tante attestazioni di affetto e vicinanza al giornale che abbiamo voluto condividerle con voi. In questa edizione, accanto alle normali sezioni del quotidiano, trovate così pagine piene di lettere, comunicati di sostegno, persino disegni bellissimi dei bambini delle scuole elementari, che hanno voluto riempire coi loro colori le pagine lasciate bianche ieri dal nostro sconforto. Un segno commovente di speranza per il futuro. Abbiamo pensato di realizzare il nostro quotidiano di 24 pagine presentandovelo online sul nostro sito, dove tutti possono sfogliarlo gratuitamente: è il nostro regalo per ringraziarvi del sostegno, preziosissimo, che ci state dando. Trovate anche un’a mpia sezione, cui stavamo lavorando da tempo, dedicata al ‘68 riletto da una prospettiva cristiana: sarebbe stato anche un peccato perdere tutto questo lavoro e così abbiamo pensato di proporvelo in questo modo. In parallelo continua la nostra raccolta fondi, sul conto corrente de l l’Associazione Amici del Giornale del Popolo che trovate ne l l’ultima pagina, mentre da queste ore è anche possibile firmare un appello per cercare di salvare il GdP e, con esso, salvaguardare il pluralismo d e l l’informazione nella Svizzera italiana. Grazie, davvero grazie infinite per tutto quello che fate: tutti insieme cerchiamo di far arrivare al nostro Vescovo questa grande carica positiva che si leva dal Paese reale nei confronti del Giornale del Popolo. Tutto quello che è in nostro potere lo facciamo e continueremo a farlo; il resto è nelle mani di Dio".

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