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Cronaca
04.07.2018 - 16:140
Aggiornamento: 16.07.2018 - 10:19

"Tra Sacro e Profano" a Casa Rusca. All'evento organizzato da Laube SA presente anche l'architetto Mario Botta

Il noto architetto ticinese ha accompagnato oltre 160 professionisti del settore alla visita della mostra "Spazio Sacro", che presenta l'emozione spaziale di alcune sue realizzazioni

LOCARNO – Nel suggestivo scenario di Casa Rusca a Locarno, si è svolto giovedì sera l'evento "Tra Sacro e Profano" organizzato da LAUBE SA, azienda ticinese con sede principale a Biasca, nota per il messaggio "un tetto è tutto".

I partecipanti, oltre 160 professionisti del settore, perlopiù architetti e ingegneri, sono stati accompagnati alla visita dell'esposizione "Spazio Sacro" da Mario Botta in persona, autore della mostra e della struttura espositiva esterna realizzata da LAUBE, co-sponsor assieme ad UBS.
Nel parco di Casa Rusca il guscio di Botta ripropone l'emozione spaziale di alcune sue realizzazioni, offrendo al contempo un ulteriore spazio espositivo, potenziando la tridimensionalità della mostra, animata da filmati, progetti, stupendi modelli in legno e gigantografie degli edifici sacri che Botta ha progettato ed in buona parte già realizzato in molti paesi.

Il cortile esterno della pinacoteca, rapito dalla bellezza della struttura, sapientemente illuminata, è stato teatro anche di una intervista da parte di Teleticino, in cui Mario Botta ha raccontato la poetica della propria architettura. Visitando le diverse aree della mostra, aperta sino al 12 agosto, si è potuto comprendere il ruolo quasi sacro che Mario Botta attribuisce all'Architettura come momento di narrazione della memoria dell'Umanità attraverso la realizzazione delle proprie costruzioni.

Queste suggestioni sono ancor più evidenti entrando nell'imponente struttura in legno con i suoi 23 spicchi, alti 8 metri ed arrotolati in un raggio di 13, che ospitavano foto e video dei progetti che Botta ha realizzato per tre diverse religioni. Gustando il ricco buffet e sorseggiando un buon bicchiere di vino, all'ombra delle forme ardite del padiglione, è stata anche un'occasione per colloquiare in modo informale tra i molti progettisti ed addetti ai lavori presenti, un momento speciale per confrontarsi sulle tendenze attuali, discutere con colleghi e dirigenti della Laube sulle nuove tecnologie e le grandi possibilità che offre il legno per soddisfare la creatività e le esigenze tanto degli architetti quanto dei clienti.

La collaborazione di Laube con l'architetto Botta non termina a Casa Rusca. Infatti fino al 25 novembre, sarà presente alla XVI Mostra internazionale d'architettura, Biennale di Venezia, un padiglione simile, sempre costruito da Laube, che mostra progetti realizzati dagli studenti dell'Accademia d'Architettura di Mendrisio.

Per Laube questa collaborazione con importanti architetti non è solo il premio per 70 anni di costruzioni a regola d'arte, ma anche un'opportunità per affrontare nuove sfide sempre più complesse e talora ardite che l'azienda si sente di poter raccogliere grazie ai modernissimi macchinari che le consentono di realizzare con il legno praticamente qualunque forma che esca dalla mente dei progettisti.

Una sfida che è ancora più avvincente se si pensa che Laube è un'azienda che opera in Ticino con partner e risorse prevalentemente ticinesi, quindi con un elevato ritorno sul territorio sia diretto che indiretto.

red.

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