Tre aziende che hanno lavorato alla Fabbrica del Cioccolato escono allo scoperto: “Abbiamo rinunciato a lavori sicuri per riuscire a finire secondo le loro richieste e ancora stiamo aspettando i soldi”
BLENIO – Cioccolato amaro, si potrebbe dire. Ma amaro davvero… Almeno così pare leggendo la Regione, che riporta le proteste di alcuni titolari di aziende che lamentano di non essere stati pagati. Al centro del caso c’è l’ex fabbrica Cima Norma di Dangio, in valle di Blenio, nei cui spazi è insediata da due anni la fondazione Fabbrica del cioccolato che organizza esposizioni ed eventi culturali.
A lamentarsi, scrive LaRegione, sono tre aziende che hanno lavorato all’ex Cima Norma per permettere l’inaugurazione nell’estate del 2016 e che ancora attendono di veder saldate le loro fatture. In più ci sono stati problemi di pagamento dei quattro dipendenti della fondazione, che ha reso necessario l’intervento del sindacato Ocst per la creazione di un piano di rientro. Ma alla fine l’ultima persona rimasta alle dipendenze della fondazione si è licenziata dopo aver perso quattro mesi di salario.
LaRegione cita tre artigiani della valle che vanterebbero crediti per un totale di circa 100mila franchi. In almeno un caso la fattura è stata inizialmente contestata, poi riconosciuta ma mai saldata. Sono partiti anche alcuni precetti esecutivi. “Abbiamo rinunciato a lavori sicuri per riuscire a finire secondo le loro richieste e ancora stiamo aspettando i soldi”, spiega il titolare di un’azienda locale. E un altro gli fa eco: “Hanno continuato a illuderci con promesse finché non abbiamo letto della procedura di fallimento sul foglio ufficiale”. Procedura attualmente sospesa in seguito al ricorso del legale della fondazione.