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20.01.2019 - 09:000

Eclissi di Luna: dove, come, quando e perchè. "Poi Giove e Venere..."

Luca Buzzi dell'Osservatorio Astronomico di Varese spiega cosa vedremo all'alba. "La Luna attraverserà l'ombra della Terra. La prossima visibile dall'Europa sarà nel 2025. Per vederla, servono un binocolo e l'orizzonte Ovest libero"

VARESE – In poco meno di sei mesi, ecco la seconda Luna di sangue, ovvero la seconda eclissi di luna nell’arco di meno di un anno. Per qualcuno, è il compimento della profezia di Gioele nella Bibbia, che preannuncerebbe, neanche a farlo apposta, la fine del mondo. Per chi di atronomia di occupa, come Luca Buzzi, dell’Osservatorio Astronomico G. V. Schiaparelli di Varese, un fenomeno perfettamente spiegabile. 

Ci ha spiegato che cosa succederà esattamente domani mattina presto.

“Avverrà lo stesso fenomeno avuto il 27 luglio scorso, dunque un’eclissi totale di luna, visibile piuttosto bene dall’Europa, anche se a un orario piuttosto scomodo, ovvero le 5.40 di lunedì. Bisogna svegliarsi presto per vederla, durerà circa un’oretta. È un fenomeno astronomicamente semplice: la Luna passa esattamente dietro la Terra, ne attraversa l’ombra. La Terra è un corpo solido nello spazio, illuminato dal Sole, dunque produce un’ombra, la Luna, la mattina del 21 gennaio, l’attraverserà. Visto che la Luna gira attorno alla Terra ogni 28 giorni ci si potrebbe aspettare che ci sia un’eclissi di Luna ogni 28 giorno, così non è perché la Luna orbita inclinata. Dunque, attraversa l’ombra della Terra solo ogni circa due anni. Abbiamo avuto fortuna, tra il 2018 e il 2019, ad avere due episodi in pochi mesi, la prossima eclissi osservabile dall’Europa sarà nel 2025”.

Dunque, meglio approfittarne. Cosa bisogna fare per goderne appieno?
“Mettere la sveglia alle 6 e guardare verso Ovest, meteo permettendo ovviamente. Consiglio, se possibile, di recarsi n un luogo che abbia l’orizzonte Ovest libero. Non servono telescopi, sarebbe utile avere un binocolo. Al massimo dell’eclissi la Luna sarà alta circa 25 gradi, per cui se ci fossero per esempio palazzi o edifici davanti si potrebbe faticare a vedere. Si può vedere a occhio nudo, senza accortezze tipo occhiali”.

Come mai ci sono state due eclissi vicine?
“È un caso, sono dinamiche orbitali. Anche per quelle di Sole può succedere, è una casualità, nulla di più. sono comunque fenomeni calcolabili, le orbite della Terra attorno al Sole e della Luna attorno alla Terra sono conosciute con estrema precisione e si possono prevedere eclissi da qui a secoli in avanti. Ci sono delle perturbazioni gravitazionali di altri pianeti ma tutto è tenuto in conto, è tutto assolutissimamente prevedibile”.

L’altra volta c’era stato un allineamento di pianeti e dunque era stata eccezionale. Adesso no, vero?
“In realtà esattamente dalla parte opposta rispetto alla Luna, dunque a Est, dove di lì a un paio d’ore sorgerà il Sole, si vedranno due puntini luminosi, che sono Venere e Giove, piuttosto vicini e dunque visibili. Non è un fenomeno eccezionali, gli avvicinamenti dei pianeti, chiamati congiunzioni, non sono rari. Le persone non essendo abituate a guardare il cielo la notte o all’alba, se vedono due punti luminosi pensano sia qualcosa di anomalo, ma non lo è. È assolutamente casuale che l’avvicinamento ci sia nello stesso giorno dell’eclissi, il moto degli altri pianeti non ha nulla a che fare”.

Si dice che la luna influenza per esempio le maree, il sonno, i raccolti. E l’eclissi?
“La Luna influenza di certo le maree, perché sono masse d’acqua che si muovono, e lei è un corpo piuttosto grosso. Non c’è un riscontro scientifico per agricoltura, nascite, vino. È in parte esperienze a in parte credenza popolare, non sono nessuno per esempio per dire che non si deve imbottigliare il vino quando c’è la Luna piena. Non ci sono evidenze scientifiche, per le maree invece sì, è ben studiato. Per quanto concerne l’eclissi di Luna non sono a conoscenza di influenze. Come ogni fenomeno, siano eclissi o comete, in passato si credeva che fosse qualcosa di nefasto, che portasse pestilenza o carestie, una volta conosciuto si capisce che non ha nessuna conseguenza sul nostro vivere umano. Le profezie della fine del mondo? Assolutamente no. Se ne parlava nel 2012, si temeva che la Terra sarebbe stata inglobata quando si era accesso l’acceleratore del CERN di Losanna… ognuno può credere a ciò che vuole. Secondo me uno dei problemi è che le persone che, giustamente, non sono particolarmente addentro alla scienza, trovano degli eventi particolari e strani più interessanti della normalità. Se l’acceleratore al CERN si accende e fa quel che deve non è particolare, se si pensa che lo scontro fra protoni scateni qualcosa le persone se ne interessano. Non voglio dire che la scienza sia noiosa, però la gente è più curiosa su fenomeni di cui non riescono a capacitarsi. Prendono così piede certe trasmissioni lontane dalla scienza, che fanno audicence. L’astronomia si presta molto alle fake news, c’è chi è convinto che la Terra sia piatta e che l’uomo non sia andato sulla Luna. Chi si occupa di didattica cerca di fare il possibile, poi a un certo punto dobbiamo alzare bandiera bianca”.

Il terrapiattismo sta prendendo piede, come lo spieghiamo?
“È giusto parlarne, per far capire che non è così. Ma se lo si fa troppo si dà voce a cose che non hanno senso. Se si va a cercare quel che dicono su Internet, se non si sa molto di scienza, si può essere convinti da cose a cui è difficile obiettare, se non si hanno conoscenze. Ci sono comunque fatti scientifici documentati, sperimentati, riproducibili, che prova che la Terra non è piatta. Pensi che in 20 anni non ho mai incontrato un terrapiattista, mi piacerebbe far due chiacchiere. Semmai incontro persone che non credono che l’uomo sia stato sulla Luna, almeno fra chi non l’ha vissuto sulla sua pelle, assistendovi”.

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