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Cronaca
22.02.2019 - 09:100

Allievo di quinta elementare a scuola con la pistola, parla il direttore dell'Elvetico: "Una bravata. Non ci sono mai stati momenti di panico"

Don Claudio Cacioli al Cdt: "Il gesto non è categorizzabile come violento: parliamo di un ragazzino di indole serena e tranquilla"

LUGANO – "Una bravata". Niente di più, niente di meno. È così che ha commentato il direttore dell'Elvetico don Claudio Cacioli al Corriere del Ticino l'episodio che ha visto un bambino di quinta elementare presentarsi a scuola, lunedì scorso, con una pistola vera e delle munizioni, seppure non compatibili con il modello dell'arma. 

Il direttore dell'Elvetico ha spiegato al quotidiano che "l'arma era oltretutto priva del sistema di caricamento, non è mai stata mostrata in pubblico e non ci sono mai stati allarmi o momenti di panico. Abbiamo compiuto tutti i passi necessari, tra cui un esposto penale".

Secondo Cacioli, il gesto "non è categorizzabile come violento, perché parliamo di un ragazzino di indole serena e tranquilla. Come si procederà? Qualsiasi passo dovrà essere discusso con l'ispettorato delle scuole, ma parliamo di un ragazzino di quinta elementare. Credo debba prevalere un approccio pedagogico, piuttosto che punitivo".

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