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Cronaca
18.06.2023 - 10:210
Aggiornamento: 21.06.2023 - 14:07

Non gli lascia il posto e lo insulta: "Svizzero di m---a". Parte il ceffone sul bus

Protagonisti della vicenda un luganese con una invalidità del 100%, che voleva occupare i sedili a cui ha diritto, e un cittadino asiatico residente in Ticino. Quest'ultimo ha poi sporto denuncia

LUGANO - Un diverbio nato per un posto sul bus, quello pensato per gli invalidi, per poi passare a insulti definibili razzisti, e infine una sberla e la denuncia. Il Mattino racconta la vicenda che ha visto coinvolti un cittadino svizzero e uno asiatico residente in Ticino.

L'uomo si apprestava a salire sul bus a Lugano. Essendo invalido al 100%, con una protesi a una gamba, ha cercato di sedersi nei sedili dedicati. Uno era occupato dall'altro protagonista, di origini asiatiche, che non gli ha voluto lasciare il posto, nonostante le ripetute richieste.

I toni si sono alzati e il cittadino asiatico è passato agli insulti. “Durante il tragitto avrà detto almeno una ventina di volte Svizzera di m---a e allora gli ho chiesto di smetterla e in tutta risposta mi ha detto: perché? Subito gli ho fatto presente che io sono cittadino elvetico e quello era un insulto al mio paese. A quel punto le sue parole di sono fatte più aggressive e razziste. Da Svizzera di merda a svizzero di m---a”, ha raccontato l'uomo. Che a quel punto non ci ha più visto e gli ha tirato una sberla. Anche un'altra donna era intervenuta dicendo di non insultare la Svizzera.

La vittima ha chiamato le forze dell'ordine. In seguito ha anche sporto denuncia.

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