CRONACA
Il Codice della strada fa discutere. Vasco Rossi attacca Salvini. Il ministro: "Lo dica ai parenti delle vittime"
Il cantante ironizza: "Ragazzi, il ministro lo fa per voi". E Salvini replica: "Non c'è niente da ridere quando si parla di droga e alcool"

MILANO – Il nuovo Codice della strada in Italia non smette di far discutere. I primi dati ufficiali sui controlli dopo l’entrata in vigore, che prevede l’inasprimento di pene e sanzioni su più fronti, parla di circa 5mila violazioni, di cui 14 patenti “saltate” per l’uso di droga. Le altre: 431 per superamento dei limiti di velocità, 365 per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, 117 per uso di cellulare alla guida, 170 per guida in stato di ebbrezza.

Nelle scorse ore è andato in scena un serrato botta e risposta tra il ministro Salvini e Vasco Rossi, uno dei tanti personaggi popolari ad aver messo nel mirino il nuovo Codice. "Ragazzi – ha scritto Vasco -, il ministro Salvini, in questo dicembre, ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo il ministro Salvini ha deciso di fare per il vostro bene, per voi naturalmente”.

Non si è fatta attendere la replica di Salvini: “Vorrei che non si confrontasse con me, ma con i parenti delle vittime di incidenti stradali causati da qualcuno che guidava sotto l’effetto di stupefacenti. Non c’è niente da ridere quando si parla di alcool e droga”.

“Io – ha aggiunto – adoro Vasco come cantante e spero di andare ad altri suoi concerti. Però il Codice della strada ha come unico obiettivo quello di salvare delle vite”.

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