Un malore alla guida la causa più probabile. Il racconto di alcuni testimoni: "Non c'è stato alcun errore, è andata dritta contro le protezioni"
BORGO TICINO – Doveva essere una giornata di allenamento come tante, tra pieghe, motori accesi e passione condivisa. Invece, sulla pista “Azzurra” di Borgo Ticino, giovedì 19 giugno, è andata in scena una tragedia. Una motociclista svizzera – identità ancora sconosciuta - ha perso il controllo della sua moto ed è finita contro le protezioni a bordo pista. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime. Rianimata due volte, è stata trasportata in elicottero all’ospedale “Maggiore della Carità” di Novara, dove purtroppo è deceduta il giorno seguente, venerdì 20 giugno.
Contrariamente a quanto inizialmente riportato da diversi media italiani, la vittima non era un uomo, bensì una donna. Stava girando con un gruppo di motociclisti svizzeri – amici di sempre – e conosceva bene quel tracciato.
Alcuni testimoni presenti in pista raccontano che la donna aveva già completato alcuni giri al mattino, e nel turno precedente aveva manifestato un malessere. Nonostante ciò, era tornata in sella. Chi ha assistito alla scena riferisce che l’incidente non è stato causato da un errore tecnico. “Non ha perso la traiettoria. È andata dritta contro le protezioni, come se fosse svenuta all’improvviso”.
Lo schianto contro le barriere è stato violento. “I soccorritori l’hanno rianimata due volte” prima di caricarla sull’elisoccorso partito dalla base di Borgosesia. Una corsa contro il tempo, che si è conclusa con un ricovero in codice rosso e una prognosi riservata. Le sue condizioni sono rimaste critiche per tutta la notte, finché – poche ore dopo – il suo cuore ha smesso di battere.