CRONACA
Violento pestaggio a Milano, 22enne massacrato di botte. Le frasi degli aggressori: "Speriamo muoia, così non parla"
Le intercettazioni raccolte dalla Procura di Milano raccontano un quadro agghiacciante: "Voglio guardare il video per vedere se ho picchiato forte"

MILANO – Calci, pugni, insulti. E poi due coltellate: una al gluteo, l’altra al fianco sinistro, che gli hanno perforato un polmone e lesionato il midollo spinale. È finita così, nella notte tra l’11 e il 12 ottobre, la serata di un 22enne studente della Bocconi, aggredito sotto i portici dell’Hotel Una, tra via Montegrappa e via Rosales a Milano. Un pestaggio brutale, ripetuto anche quando la vittima era già a terra.

Il giovane è stato trovato agonizzante da una pattuglia alle 3.09: in ospedale è arrivato “a un passo dal decesso”, raccontano i medici. Sopravviverà, ma con danni permanenti: resterà paraplegico e con compromissioni urologiche, intestinali e sessuali.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il gruppo – tre minorenni e due 18enni, tutti di Monza o dintorni – ha avvicinato lo studente con una scusa: “Hai una sigaretta? Guarda come sei ridotto… Hai da cambiare dei soldi? Rubati i 50 euro che il ragazzo aveva in tasca, lui li ha inseguiti. E loro hanno reagito con violenza. Il più aggressivo sarebbe A.C., 18 anni, accusato di aver sferrato i colpi di coltello “ripetutamente”, anche mentre la vittima giaceva a terra.

Le intercettazioni raccolte dalla Procura di Milano raccontano un quadro agghiacciante.
Gli aggressori, nella sala d’attesa del commissariato, ridevano, cercavano scuse e speravano apertamente che il ragazzo morisse. Così si sono espressi sul coma delle condizioni dell’aggredito: “È in fin di vita, meglio così almeno non parla”. E ancora: “Gli stacco tutti i cavi. Chissà se si vede il video dove lo scanniamo. Voglio vedere se ho picchiato forte”. Le accuse sono di tentato omicidio pluriaggravato e rapina pluriaggravata.

Decisive per incastrare il gruppo le telecamere e la scoperta a casa di A.C. della giacca bianca vista nei filmati, insieme a scarpe Dior e altri indumenti corrispondenti all’accoltellatore.

Due testimoni – due ragazze uscite dal Play Club – hanno confermato di aver visto un gruppo di giovani “molto giovani, forse minorenni”, fuggire dopo l’aggressione.

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi attacca governo e opposizione: “C’è un enorme problema di sicurezza. È vergognoso che Meloni e Salvini vivano nel mondo degli slogan mentre studenti universitari vengono accoltellati così, per niente".

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