Il Governo dei Grigioni preoccupato per l'afflusso sulle strade. Dall'Italia smorzano: "Conteggio da rivedere. E i benefici sono anche per loro..."

GRIGIONI - Manca sempre meno all’inizio delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Se oltre confine si spinge per completare in tempo strutture e impianti, il Governo dei Grigioni butta un occhio alle strade e al portafoglio. Sì, perché l’indotto dei giochi olimpici toccherà anche i Grigioni. Il traffico di frontiera diventa così un argomento chiave per la consigliera di Stato grigionese Carmelia Maissen, secondo la quale l’Italia dovrà sborsare 4 milioni di franchi per gestire il traffico.
Secondo le stime, ogni giorno dalle 3 alle 4mila persone si recheranno a Livigno per seguire gare di sci freestyle e snowboard. Numeri che spingono i Grigioni a mobilitarsi per attivare servizi di mezzi pubblici per evitare grosse ripercussioni al traffico.
La galleria di Munt La Schera fungerà da “barriera naturale”, valicabile unicamente con navette e il trasporto pubblico. Delle eccezioni verranno concesse ai detentori di un accredito olimpico, ch ha prenotato un albergo a Livigno, pendolari e frontalieri in possesso di uno specifico permesso.
Servono quindi posteggi straordinari in terra svizzera per un costo totale di 5,5 milioni. Il Governo dei Grigioni “è disposto a pagare un milione per sostenere il piano anti invasione della Valtellina, ma dall’Italia ci aspettiamo un contributo di 4 milioni per coprire il resto delle spese”.
Dall’Italia, però, non sembrano arrivare buone notizie. L’assessore alla Montagna di Regione Lombardia Massimo Sertori ha definito “esagerato il conteggio degli amici svizzeri, con cui siamo in sintonia. Noi comunque abbiamo sempre detto di contribuire ai costi con 600mila euro”.
E ancora: “Agli amici dei Grigioni dico che il 50% di chi andrà a Livigno a vedere le gare soggiornerà nelle strutture alberghiere dell’Engadine e quindi trarranno grandi benefici. I benefici delle olimpiadi sono per tutti…”.