Chiesa fa le carte al Consiglio federale. E a Lugano? “Ci penso...”

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Che succederà mercoledì a Palazzo Federale? Andrà tutto liscio o ci saranno sorprese? Le Camere si orienteranno sul ticket indicato dal Partito socialista per la successione di Alain Berset – scegliendo tra il presidente del Consiglio di Stato di Basilea Città Beat Jans e il consigliere nazionale grigionese Jon Pult? O rientrerà in gioco la candidatura selvaggia del senatore Daniel Jositsch? E Ignazio Cassis verrà confermato senza problemi? Il senatore e presidente dell’UDC Marco Chiesa, ospite di Liscio e Macchiato, fa le carte al Consiglio federale. Ma parla anche del suo futuro, non escludendo una candidatura a Lugano alle prossime comunali. Una scelta che dipenderà da ragionamenti politici ma anche famigliari. Altro tema, la nuova linea sul lupo dettata dal consigliere federale dell’UDC Albert Rösti, che ha portato all’abbattimento di una ventina di esemplari, viene criticata dalla sezione Affari legali della Cancelleria federale, e dall’Ufficio della sicurezza alimentare e degli affari veterinari. Chiesa difende il suo ministro: “Ha dettato una linea chiara. In Consiglio federale ci vogliono capitani coraggiosi”.

Con Chiesa parliamo anche delle trattative con l’UE. A pochi giorni da una possibile decisione del Consiglio federale sul nuovo mandato negoziale per trattare con l'Unione europea, l'ambasciatore di Bruxelles a Berna Petros Mavromichalis si dice ottimista: pur deplorando il fallimento delle precedenti trattative ritiene che ora i rischi di insuccesso siano minori. Ma su un punto l'Ue non transige: i giudici saranno europei. E Chiesa smorza l’ottimismo dell’ambasciatore.

Altri temi di questa mattina, la riforma fiscale che in questi giorni approda in Gran Consiglio, con l’intervista al ministro Christian Vitta sulla Regione, e l’intervista di Fabio Fazio a Gino Cecchettin, padre di Giulia, a Che tempo che fa, con il commento molto critico di Selvaggia Lucarelli sul Fatto Quotidiano.

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