POLITICA E POTERE
PLR: i radicali fanno il funerale al Patto di Medeglia
Franco Celio, Matteo Quadranti, Gabriele Gendotti e Sergio Salvioni bocciano l'alleanza con Lega e PPD: impossibile, sconveniente, inutile, innaturale. Dicono...

BELLINZONA – Prima storcevano il naso silenziosamente. D’altra parte il salto era stato impegnativo. I nemici di ieri, Lega e PPD, quelli della Santa Alleanza di “gendottiana” memoria, improvvisamente, dopo l’elezione di Rocco Cattaneo alla presidenza del PLR, erano diventati gli alleati più stretti. Gli amici del Patto di Medeglia.

Ma infondo bisognava pur concedere un certo credito al nuovo timoniere. Vedere come sarebbe andata a finire. Ora che Lega e PPD si sono smarcati sul preventivo 2013, virando verso una bocciatura, e lasciando i liberali radicali soli soletti a tentare di salvare in extremis la proposta governativa, alcuni rappresentanti di spicco dell’ala radicale del PLR mettono i puntini sulle “i” a proposito dell'alleanza che ha tenuto banco nelle ultime settimane. 

Un’esperienza conclusa, molto poco redditizia, in qualche modo innaturale, per il partito. Almeno secondo le opinioni di Franco Celio, Sergio Salvioni, Matteo Quadranti e Gabriele Gendotti. 

Franco Celio: “Siamo rimasti con il cerino in mano”

“Prima di tutto penso che la soluzione migliore per il preventivo sia quella di rinviare a gennaio la discussione, come proposto dal gruppo PLR”, premette Franco Celio e aggiunge: “Il Governo ha fatto le sue proposte e ora tocca alla Gestione, in collaborazione con i funzionari e con i ministri, trovare eventualmente altre misure di risparmio. Se Giuliano Bignasca e Fiorenzo Dadò dicono che è così facile, penso che non sarà un problema trovare i 30 milioni che mancano per raggiungere la fatidica quota dei 50, dopo i “nuovi” 20 milioni messi sul tavolo Governo”. 

Quindi il deputato del PLR passa all’analisi politica dell’alleanza con Lega e PPD: “Per quanto riguarda il Patto di Medeglia credo che non abbia nessun futuro e che sostanzialmente sia terminato con la decisione di Lega e PPD di smarcarsi proponendo semplicemente la bocciatura del preventivo”. 

Un finale senza sorpresa, secondo Celio: “Era abbastanza prevedibile che finisse in questo modo essendo la Lega notoriamente inaffidabile e il PPD sempre più incanalato nella stessa direzione. In questo senso per il PLR è stata un’alleanza poco naturale e in definitiva anche poco conveniente perché sul preventivo, infine, siamo rimasti con il cerino in mano”.

Salvioni: “Alleanza impossibile, Rocco ingenuo”

Per Sergio Salvioni “in politica, in generale, è utile fare alleanze. Ma se l’accordo prevede di tagliare di 50 milioni il preventivo, è solo una boutade. Ridurre il deficit come proposto dal Patto di Medeglia è senza dubbio una buona intenzione teorica ma nella pratica è solo una proposta di carattere populista”. 

L’ex senatore analizza la genesi dell’alleanza: “È stato un tentativo di Rocco Cattaneo per normalizzare i rapporti con la Lega dopo la breve era Gendotti.  Uno sforzo che il presidente del PLR ha fatto in buona fede ma con un carico non indifferente di ingenuità. Perché un’alleanza con la Lega è impossibile. Il carattere, la politica e l’affidabilità di Bignasca non si cambiano. Lui è un ribelle, tumultuoso e talvolta violento nelle espressioni, e infine credo non abbia portato nulla di buono alla politica cantonale. Ma è abilissimo nel perseguire la sua linea politica e lo si è visto anche stavolta. Diciamo che Cattaneo ha commesso un peccato di gioventù, perché se quell’accordo poteva essere un atto di buona volontà non va scordato che, d’altra parte, non è stata un'operazione molto corretta nei confronto di Laura Sadis ”. In ogni caso, aggiunge Salvioni, il giudizio sul presidente va sospeso: “Finora nei dibattiti mi è piaciuto. Ora deve trovare quattro o cinque visioni chiare, unire il partito attorno a queste proposte e promuoverle in maniera decisa. Per come la vedo io questo è l’unico metodo perché il PLR torni ad avere successo. In qualche modo, alla fine, è quello che fa Bignasca, al netto del populismo che non va imitato: quattro o cinque idee ripetute con chiarezza, e nessuno che gliele contesta all’interno del Movimento. Il che fa anche dimenticare tutte le stupidaggini che dice e che ha detto negli anni”.

Salvioni infine rifila due stilettate anche al PS e al PPD: “Mi pare che questo Fiorenzo Dadò vuol fare il politico emergenze ma con una totale ignoranza sulla cultura e sulla storia politica del cantone. Il risultato è che propone una sorta di politichetta locale dal sapore populista, con traguardi irraggiungibili, ma facilmente digeribili dalla gente. Saverio Lurati , invece, deve ancora compiere il passaggio dall’essere un sindacalista ad essere il presidente del PS. Nel senso che sulla misura del taglio ai dipendenti degli statali, proposta chiaramente provvisoria, dovrebbe avere una visione più a lungo respiro abbandonando le battaglie sindacali di piazza. Una visione più socialista, appunto”. 

Gendotti: “Lega e PPD ormai sono la stessa cosa”

All’ex ministro si può rimproverare tutto ma non certo il difetto della chiarezza. E il giudizio di Gabriele Gendotti sul Patto di Medeglia è netto: “PPD e Lega ormai sono la stessa cosa. Auspico che il PLR resti autonomo e indipendente al di fuori del Patto di Medeglia. Patto che finora non ha sortito nulla se non la probabile bocciatura del preventivo e il conseguente peggioramento delle finanze cantonali”. 

Gendotti sul preventivo è sicuro che “non passerà né la misura sugli statali né quella sulle casse malati. Cadranno in parlamento o per via referendaria. Già a ottobre ho scommesso una cassa di vino con un amico e anche stavolta sono convinto di vincere”.

L’ex coordinatore del PLR giudica anche la crisi che sta attraversando la politica cantonale: “C’è una confusione totale nei partiti e poche proposte concrete. Credo che sia una prima mondiale il fatto che un parlamento in cui siedono 80 deputati che rappresentano forze di Governo, bocci il preventivo. Bisogna avere il coraggio di varare misure strutturali e di rivedere i compiti dello Stato. Bisogna fare proposte come quella che avevo fatto io abolendo la ginnastica correttiva. Gli esercizi contabili fatti negli ultimi anni portano a poco o nulla”.

Matteo Quadranti: “Speriamo che serva da lezione...”

Chiara anche l’opinione di Matteo Quadranti. “Quel patto è già finito giù per le scale. Ancora una volta PPD e Lega non si sono dimostrati dei partner affidabili. Speriamo che questa esperienza serva al nuovo presidente per essere più cauto in futuro nel prendere accordi con questi due partiti. Personalmente, nei rapporti con la Lega, condividevo di più l’impostazione di Gabriele Gendotti. In ogni caso la linea del PLR adesso è chiara e condivisa dal presidente e dal gruppo parlamentare: bisogna cercare di ridurre il deficit con proposte concrete nell’ambito della discussione in Gran Consiglio. Non è detto che in futuro non si possano trovare convergenze puntuali con Lega e PPD. Ma non come successo con il Patto di Medeglia. Ribadisco, spero che serva da lezione”. 

AELLE/emmebi

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

La camelia Hermann Hesse vincitrice indiscussa di "Camelie Locarno"

06 MAGGIO 2025
BANCASTATO

Michele Andina al timone dell'Area Retail e Aziendale di BancaStato

06 MAGGIO 2025
ABITARE

Gehri Rivestimenti, dove la materia prende parola

02 MAGGIO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Gardi Hutter e Arturo Brachetti al LAC

01 MAGGIO 2025
LETTURE

Mariella Mulattieri-Binetti: “Il re dal lobo spezzato”. La malattia come opportunità di crescita

01 MAGGIO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Fondazione Matasci per l'Arte, "Elisabetta Bursch e l’armonia dei contrari"

22 APRILE 2025
LiberaTV+

CRONACA

Francesco, la sua eredità e il Conclave. Tre domande a Claudio Mésoniat

26 APRILE 2025
SECONDO ME

Sergio Morisoli: "Di un primo maggio particolare"

01 MAGGIO 2025
ENIGMA

Cento giorni al 100% Trump

04 MAGGIO 2025