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18.06.2014 - 14:020
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Facciata LAC, il Municipio: "La responsabilità è di Comsa. Faremo sistemare a carico loro, aspettiamo una proposta"

L'Esecutivo di Lugano ha spiegato quanto emerso durante l'incontro odierno con la Comsa ed è tornato alla carica anche sulla questione indennità: "I municipali si ridurranno lo stipendio"

LUGANO – Questa mattina alle 8.30 il Municipio di Lugano al completo, fatta eccezione per il consigliere nazionale Lorenzo Quadri impegnato a Berna, ha incontrato i rappresentanti della Comsa e l’architetto Ivano Gianola, per discutere della contestata facciata in marmo verde, che presenta disomogeneità importanti che hanno indignato non pochi cittadini (leggi articolo correlato). 

Ecco quanto emerso dall’incontro.

Il sindaco Marco Borradori ha parlato di un incontro, durato un’ora e mezza, inizialmente “scoppiettante”, con i rappresentanti di Comsa irrigiditi sulle proprie posizioni difensive. 

Borradori ha spiegato che durante l’incontro l’esecutivo ha ribadito come  la situazione sia profondamente insoddisfacente dal punto di vista della Città, che in nessun modo è disposta ad accollarsi qualsivoglia responsabilità. La necessità di un intervento correttivo è stata posta con fermezza sul tavolo, accompagnata dall’esigenza di non vedere aumentare i costi di nemmeno un franco.  

“Alla conclusione dell’incontro – ha proseguito il sindaco – fortunatamente si è raggiunto un accordo sulla necessità di apportare dei correttivi, anche Comsa ha riconosciuto il valore insoddisfacente della facciata e, se non venisse sistemata, anche l’azienda stessa subirebbe un danno d’immagine. Si è trovata quindi un’unità d’intenti.”

Alla fine si è raggiunto un accordo preliminare: “Entro tre-quattro settimane Comsa ci farà avere una proposta di soluzione, che potrebbe prevedere una sostituzione integrale oppure solo parziale con un recupero delle attuali lastre, che dovrà essere condivisa anche dall’architetto. Il probabile ritardo è stimabile in 3 mesi e il termine dei lavori, inizialmente previsto per il 29 settembre, si sposterà verosimilmente alla fine dell’anno.”

“Nonostante la facciata presenta per noi parecchi elementi problematici, siamo contenti che un lavoro di recupero venga ritenuto possibile, malgrado sia un lavoro di un certo impatto” ha aggiunto ancora il sindaco. 

“Addossarci costi supplementari per noi non entra in considerazione, questo elemento è per noi imprescinibile. La committenza non ha nessuna responsabilità." 

Interrogato sul come sia potuto accadere un 'fattaccio simile' senza che nessuno se ne accorgesse, il sindaco luganese ha spiegato che “la Comsa sostiene che le lastre corrispondano ai campioni, ma l’aspetto determinante nell’errore, a nostro avviso,  è stata la posa: man mano che arrivavano le lastre venivano posate, senza una ricerca di una posa coerente e omogenea.”

Sui possibili costi Borradori, fiducioso sul buon esito dell’operazione, non si è sbilanciato, se non per spiegare che dal punto di vista del Municipio unanime, debbano ricadere interamente su Comsa. 

La piazza del LAC prenderà il nome da quella già presente, dedicata Bernardino Luini

Durante la seduta di oggi il Municipio ha peraltro deciso che l’area di circolazione comprensiva dell’attuale Piazza Bernardino Luini e della contigua nuova piazza ricavata dalla costruzione del LAC avrà come unica denominazione  Piazza Bernardino Luini. 

Indennità consiglieri comunali vs. indennità municipali

Borradori è infine tornato anche sull’interpellanza che chiedeva lumi in merito alla ventilata proposta di riduzione delle indennità dei consiglieri comunali, ma non di quelle dei municipali: “La risposta – ha spiegato il sindaco –  verrà fornita al Consiglio comunale al momento opportuno, tengo però già sin d’ora a sottolineare che il Municipio ha deciso, in vista del prossimo preventivo, di ridursi autonomamente lo stipendio del 2%, abbastanza un unicum a livello ticinese e svizzero.”

Per quanto riguarda la riduzione delle indennità dei consiglieri comunali Borradori ha invece contestato che di riduzione si tratti: “Non abbiamo proposto alcuna riduzione delle indennità, ora fissate a 140 franchi a seduta, abbiamo semplicemente introdotto un minimo di 50 franchi e un massimo di 150, ma saranno poi loro a decidere.”

dielle

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