Dopo l’interrogazione presentata dai colleghi leghisti della Commissione petizioni, Paolo Toscanelli precisa: la nuova situazione è frutto di una decisione presa dal Municipio qualche mese fa. “Eravamo già d’accordo a prendere una posizione di gruppo”
LUGANO – Dopo l’interrogazione presentata venerdì da Flavio Pesciallo e dagli altri tre membri leghisti della Commissione petizioni, in cui si chiedeva di bloccare tutte le richieste di naturalizzazione a Lugano, e “per dovere di informazione verso tutti i lettori e i cittadini”, interviene ora il presidente della stessa, Paolo Toscanelli, precisando “che la documentazione citata dai colleghi di Commissione nella loro recente interrogazione è a disposizione dei Commissari presso il Punto Città di Lugano sotto la supervisione del funzionario incaricato”.
Un’informazione, aggiunge, che è stata tempestivamente trasmessa a tutti i Commissari e ribadita da lui stesso durante la seduta del cambio di presidenza avvenuta giovedì scorso, in cui “i presenti (e tutti i partiti erano presenti) sembravano d’accordo a prendere una posizione di gruppo (Commissione) interrogando il Municipio in modo da ricevere maggiori informazioni e poter valutare una possibile soluzione”.
Come spiega infine Toscanelli, la nuova situazione – dettata dalla decisione dell’esecutivo di Lugano, alcuni mesi orsono, di rimuovere dall’incarto diversi documenti che prima erano a libera disposizione dei Commissari – “obbliga i relatori a doversi recare presso il Punto Città in modo da poter visionare il materiale in questione. Materiale che si può considerare molto utile per poter analizzare la richiesta di naturalizzazione e prendere una prima posizione relativa al preavviso da proporre ai colleghi di Commissione e poi a tutto il Consiglio Comunale”.