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10.06.2015 - 17:060
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lugano, è divorzio tra il Municipio e il "city manager" Mauro De Lorenzi. L'Esecutivo ha deciso all'unanimità, ma il segretario è in malattia, e...

La separazione è clamorosa ma non un fulmine a ciel sereno. Al segretario generale non viene imputata alcuna negligenza. È piuttosto una rottura dovuta all'incompatibilità con il "nuovo" Esecutivo

LUGANO – Il Municipio di Lugano ha deciso di separarsi dal segretario generale Mauro De Lorenzi. Era chiaro a molti che un giorno o l’altro ci sarebbe stato lo strappo. Era nell’aria, insomma.

Al “city manager”, da molti anni al servizio della Città e in precedenza direttore della Sezione cantonale degli enti locali, tutti hanno sempre riconosciuto competenza, professionalità, visione sul futuro e il coraggio di compiere anche scelte difficili.
Ma questa volta la scelta difficile è toccata al Municipio, che settimana scorsa ha comunicato a De Lorenzi il termine del rapporto di lavoro, con regolare preavviso di sei mesi. Da fonti di liberatv, l’alto funzionario avrebbe chiesto la possibilità di una collocazione alternativa in seno all’Amministrazione, ma il Municipio non ha potuto fornirgli garanzie in questo senso.

I motivi del licenziamento non sono comunque dettati da un episodio specifico, e non sono neppure di carattere finanziario – anche se lo stipendio del segretario generale di Lugano è di quelli ‘fuori classe’ che hanno suscitato più di una perplessità, visto che si aggira attorno ai 230/240'000 franchi all’anno -.
Dalle scarse indiscrezioni che filtrano da Palazzo Civico sembra invece corretto parlare di una decisione dettata dall’incompatibilità tra De Lorenzi e il nuovo Municipio, quello eletto due anni fa. Una posizione che i sette municipali hanno condiviso, maturandola nel corso degli ultimi mesi, e adottando la decisione all’unanimità, convinti che per entrambe le parti fosse preferibile interrompere il rapporto di lavoro.

Probabilmente tra i motivi hanno pesato sul licenziamento ci sono anche il carattere non facile del city manager, e la sua scarsa capacità di adeguarsi al lavoro di squadra, elementi che non hanno facilitato i suoi rapporti con altri funzionari. E non è un caso che la misura sia stata presa nell’ambito della radicale riforma dell’Amministrazione che il Municipio sta portando avanti con l’aiuto di consulenti esterni e di un pool di alti funzionari della Città.

Ma c’è un problema: il giorno successivo la comunicazione, De Lorenzi ha presentato un certificato medico di totale inabilità al lavoro a tempo indeterminato, e si sa che nessun licenziamento è valido se il dipendente è in malattia.
Contattato da liberatv, il sindaco Marco Borradori conferma che il segretario generale si trova attualmente in malattia, ma sulla decisione di licenziamento si trincera dietro un secco “no comment”.
Teoricamente un dipendente ha diritto al salario durante la malattia per un periodo massimo di due anni. Solitamente le aziende hanno una copertura assicurativa dopo lo scadere del primo mese, ma sembra che Lugano non abbia stipulato questo tipo di polizza per alcuni alti funzionari. Se così fosse, la Città dovrebbe versare di tasca propria il salario al city manager fino a che resterà in malattia, oltre ai sei mesi di stipendio previsti dal contratto in caso di rottura ordinaria del rapporto di lavoro. Ma questo è un dettaglio.

emmebi

 

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