BELLINZONA – “Marco Romano ha perfettamente ragione!”. Fiorenzo Dadò, capogruppo del PPD, condivide le critiche del suo consigliere nazionale sull’operazione di polizia “Capanne pulite” (leggi qui) e rincara la dose. Lui, che ha le sorti del popolo nepalese le ha nel cuore, è un fiume in piena.
“Sia chiara una cosa: la polizia cantonale la paghiamo per andare a prendere i veri delinquenti, i narcotrafficanti, i pedofili, i mafiosi, gli stupratori, quelli che aprono ristoranti per riciclare soldi, quelli che aprono ditte solo per farle fallire! Se invece la polizia ha tempo di occuparsi di due nepalesi che lavorano nelle nostre capanne alpine e li denuncia alla magistratura come fossero due delinquenti, vuol dire che in polizia c’è un esubero di uomini. Oltre ad accanirsi con i radar nelle valli adessosi accaniscono anche sulle capanne alpine. No, ma allora vuol proprio dire che hanno perso il senso della misura!”.
Parole pesanti come menhir, quelle del capogruppo pipidino: “Il corpo di polizia oggi è totalmente fuori controllo. Il ministro Gobbi sta facendo diventare il Ticino uno stato poliziesco: sembriamo un cantone assediato da stati belligeranti con tutta le pattuglie polizia che ci sono in giro! Non se ne può più! E ripeto: se hanno il tempo di andare a prendere i nepalesi, che lo sanno anche i sassi che da anni lavorano nelle nostre capanne alpine, allora basta nuovi crediti alla polizia. Che Gobbi e il comandante vadano in Nepal a vedere come vive la gente: i pochi soldi che guadagnano in Ticino gli servono per mantenere la famiglia per tutto l’inverno. Ma chi vive nel grasso che cola non si rende conto di cosa significa vivere di povertà e di stenti. La polizia chiude occhi e orecchie su cose molto più gravi e si accanisce su due poveri nepalesi che lavorano in capanna... E a pochi mesi dal terremoto che ha sconvolto l'intero Paese... A pochi mesi dal terremoto! Io non ci sto!
Questi devono andare nel terzo mondo per vedere quali sono i veri problemi della vita!”.
Sul tema è intervenuto ironicamente su Facebook anche il deputato Sergio Morisoli: “Controlli nelle capanne alpine e sugli alpeggi. È noto a tutti che il mercato nero e il dumping salariale sono una piaga del nostro mercato del lavoro: in particolare in quei settori enormi che operano sopra ai 2'000 metri di quota”.
emmebi