Polizia Malcantone Est, la "gabola" infiamma il Consiglio comunale. Raffica di interpellanze. Il comandante dimissionario "in prestito" a Caslano, ma il salario lo paga Agno

AGNO – La “gabola” della Polizia Malcantone Est (leggi qui) ha infiammato ieri sera (e non poteva che essere così) l’ultima seduta di legislatura del Consiglio comunale di Agno. All’indirizzo del Municipio sono fioccate ben quattro interrogazioni sulla vicenda. Vale a dire sulla sospensione del vicecomandante, Carlo Memeo, e sul destino del comandante dimissionario, Adriano Fattorini.
E si è appreso che quest’ultimo è stato “prestato” alla Polizia Malcantone Ovest (quindi a Caslano, che ne è il comune-polo). Un prestito non proprio “a parametro zero”, in quanto, come ha confermato durante la seduta il sindaco, Mauro Frischknecht, Agno continuerà temporaneamente a pagargli il salario. Insomma, Fattorini lavorerà come agente a Caslano ma resterà in libro paga ad Agno. La situazione è delicata e si sta cercando una soluzione alla vertenza, ha spiegato il sindaco per motivare questa scelta. Ma la notizia ha suscitato più di un mugugno tra i consiglieri comunali.

Il “prestito” del comandante Fattorini a Caslano era appunto uno dei temi delle interrogazioni, tre delle quali sono state presentate dal consigliere comunale Rossano Guggiari, legale del vicecomandante Memeo. Il capodicastero sicurezza, il Municipale Giancarlo Seitz, ha tentato di sollevare il problema di un presunto conflitto di interessi di Guggiari (interpellante e legale di una delle parti in causa) citando la definizione che Wikipedia dà del conflitto stesso. Ma Guggiari gli ha risposto per le rime, rifiutando lezioni di giurisprudenza dal municipale leghista.

Il consigliere del PLR, chiedeva a proposito di Fattorini: “Sono venuto a sapere che lavorerà presso la Polizia di Caslano (nulla da dire) ma gira voce che il salario o parte di esso sarà pagato dal Comune di Agno. Gradirei sapere se questa informazione è vera o meno e, nel caso sia corrispondente alla realtà, con quali criteri il contribuente di Agno dovrebbe pagare il salario a un ex dipendente che lavora da un’altra parte”.

Guggiari ha poi lanciato un altro sasso nello stagno: 
“Girano voci che ci sia stata una riunione tra i Capidicastero e/o i Comandanti di Polizia, dove parrebbe che Lugano abbia chiesto di comminare sanzioni severe contro chi criticasse la Regio III (cioè l’organizzazione regionale delle varie polizie intercomunali, ndr). Se si, a fronte del “dominio” della Città di Lugano sulle altre Polizie comunali o intercomunali, il Municipio intende rimanere inattivo, cedendo una porzione della propria autonomia?”.

Anche a questa interrogazione ha risposto il sindaco Frischknecht, dicendo di non essere al corrente della riunione citata da Guggiari, che però pareva essere ben informato. Affaire à suivre, come si dice…

Una terza interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Giuseppe Morotti. Ha chiesto se la nomina del nuovo comandante della Malcantone Est “sarà effettuata dall’attuale Municipio oppure se sarà demandata al futuro Esecutivo”.

Secondo Morotti, una nomina di tale importanza dovrebbe essere di competenza del prossimo Municipio che dovrà lavorare con il nuovo Comandante per i prossimi anni. “Sarebbe assurdo che questo avvenisse da parte dell’Esecutivo in carica ancora per pochi giorni, oltretutto con parecchi membri che non saranno più presenti in futuro”.
Ma il Municipio ha risposto che intende procedere alla nomina del successore di Fattorini entro il 10 aprile.

Mica è finita: ancora Guggiari ha chiesto se, “quando il Consiglio comunale nel dicembre scorso ha votato l'allargamento le Corpo di Polizia ai Comuni (paganti la metà), il Municipio era al corrente” dei problemi venuti alla luce un paio di mesi dopo: “Se sì, perchè non ha informato il Consiglio comunale, come era suo dovere? In caso di risposta negativa, spieghi come questo sia possibile, in quanto il Segretario comunale è pure Segretario del Corpo di Polizia Malcantone Est”.

Il sindaco ha risposto che il Municipio può decidere se e come informare il Consiglio comunale sui temi di sua competenza. Insomma, trattandosi di una situazione delicata, si è preferito gestirla con discrezione. Finchè poi è esplosa la “gabola”.

emmebi