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24.04.2016 - 08:100
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Lega vs Corriere del Ticino. Bignasca: "Contro la tassa di collegamento perché dovranno pagarla anche loro". E avvisa Cattaneo: "Niente doppi giochi, se no.."

Il coordinatore del Movimento di via Monte Boglia attacca il direttore del Cdt per il suo editoriale contro il balzello in votazione il 5 giugno e al presidente del PLR dice: "Senza la tassa il PLR si dimentichi il sostegno della Lega alla manovra"

LUGANO - La Lega cannoneggia contro il Corriere del Ticino. Al Movimento di via Monte Boglia è andato di traverso l'editoriale di Fabio Pontiggia con cui il direttore del CdT ha preso posizione contro la tassa di collegamento in votazione il prossimo 5 giugno (leggi articolo correlato). E oggi dalle colonne del Mattino è arrivata la risposta firmata dal coordinatore Attilio Bignasca. "Il direttore Pontiggia - esordisce il coordinatore della Lega - ha ufficialmente aperto la cam­pagna delle associazioni eco­nomiche contro la tassa di collegamento a carico dei grandi generatori di traffico (...), un provvedimento equilibrato, vo­tato ad ampia maggioranza dal Gran Consiglio, che mette a ca­rico di circa soli 200 grandi ge­neratori di traffico una piccola parte dell’enorme costo causato alla comunità in termini di viabilità paraliz­zata, di danno ambientale e alla salute, di qualità di vita compromessa in vaste zone del Cantone, in modo particolare nel Mendrisiotto e nel Malcantone". "E allora cosa ci dice Pontiggia? - attacca Bignasca - Che nonostante il traffico la qualità dell’aria in Ticino è migliorata, che la tassa è iniqua perché i posteggi dei clienti co­steranno meno di quelli dei dipendenti, che non pagheranno solo i frontalieri ma anche i ticinesi e soprattutto che le grandi spianate di posteggi vicine ai ca­pannoni non sono state messe lì per sport ma perché “l’esigenza è quella”. Uella Pontiggia, le vedi le targhe delle auto che posteggiano gratis davanti ai capannoni, una per ogni frontaliero? Con che tolla dici al Mendrisiotto, sommerso dal traffico generato da auto fallitaliche, che la qualità dell’aria è migliorata? Questa è la retorica dei tuoi referenti, per intenderci quelli che al Mattino hanno tagliato le inserzioni pubblicita­rie perché la Lega sostiene la tassa di collegamento. Ovvero, i nostri profitti non si toccano mentre il popolino tici­nese si deve smazzare gli “effetti col­laterali” (parole del trombettiere Ambrosetti) del traffico congestionato e dell’inquinamento. Invece, i referenti in questione, a partire dai grandi ma­gazzini – quelli che, oltre a generare traffico parassitario, assumono solo frontalieri, pagano tasse irrisorie in Ti­cino, devastano il territorio con i loro capannoni e fanno fallire i piccoli ne­gozi dei centri urbani – la pubblicità sul Corrierino l’hanno mantenuta eccome! E visto che, come noto, “chi paga co­manda” e quindi decide la linea edito­riale…" "Ma noi sappiamo - scrive ancora Bignasca - che Pontiggia la tassa di collegamento non la combatte solo per conto terzi. Il suo vero problema, di cui si è ben guardato di parlare nel suo elzeviro, è che ha scoperto che anche il Corrierino è un grande gene­ratore di traffico siccome ha più di 50 posteggi per il personale e quello che brucia veramente è che la tassa la dovrà pagare anche lui!! Altro che “tassa che scollega”, il Quotidiano indipendente della Sviz­zera italiana fa propaganda politica per continuare a generare traffico senza passare alla cassa in favore del trasporto pubblico. Quello a Pontig­gia va bene che continuino a pagarlo solo i ticinesi". Ma nell'articolo pubblicato stamane sul foglio leghista, Bignasca lancia anche un aut aut al presidente del PLR Rocco Cattaneo: "Nonostante la chiara posizione del gruppo parlamentare, Cattaneo, non a caso un altro grande generatore di traffico, fa il Ponzio Pilato e comu­nica al volgo che sarà il “parlamen­tino” del PLR a decidere la posizione da prendere al voto di giugno sulla tassa di collegamento. A Cattaneo ho già risposto anticipatamente martedi scorso in occasione della presentazione ai capigruppo e ai presidenti dei partiti di governo della manovra finanziaria: se la tassa di collegamento cade in vo­tazione popolare a causa delle ambi­guità e dei doppiogiochismi di chi in Parlamento l’ha sostenuta, il PLR si di­mentica il sostegno della Lega alla ma­novra da 180 milioni del suo ministro delle finanze. Va bene questa come vi­sione o occorre un disegnino?"
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