POLITICA E POTERE
Democrazia…sei bella se vinco io. Saviano durissimo contro la vittoria della Brexit: "Ha vinto il Popolo. Me lo ricordo il Popolo, nel 1938, acclamare Hitler e Mussolini. Il Popolo asservito al cospetto di ogni malfattore"
Lo scrittore italiano commenta con parole di fuoco l'esito del referendum in Gran Bretagna. Ma il sito Dagospia lo castiga: "Ai radical-tilt, quando perdono, la democrazia fa cagare"

LUGANO - Bella la democrazia…se vinco io. Sta facendo parecchio discutere la riflessione con cui Roberto Saviano ha commentato la vittoria della Brexit. Il sito Dagospia, commentando le parole dello scrittore, ha fatto un titolo piuttosto corrosivo: "Ai radical-tilt, quando perdono, la democrazia fa cagare". 

 

L'autore di Gomorra, in un articolo apparso sul suo sito, ha criticato duramente l'esito del referendum britannico, proponendo parallelismi forti con la storia del '900. Scrive Saviano: "Brexit: ha vinto il Popolo. Me lo ricordo il Popolo, nel 1938, acclamare Hitler e Mussolini a Roma affacciati insieme al balcone di Piazza Venezia. Me lo ricordo il Popolo inebriato, esaltato, per la dichiarazione di guerra. Me lo ricordo il Popolo asservito, quasi isterico, al cospetto di ogni malfattore che abbia condotto l'Europa sull'orlo del baratro".

 

"Io – prosegue lo scrittore italiano - sono europeista, genuinamente europeista. L'Unione europea è prima di tutto un progetto politico, nato per scongiurare conflitti, poi culturale. Poi ancora è un progetto necessario perché vengano create leggi condivise su materie sensibili, quali la criminalità organizzata, l'immigrazione, la sicurezza. L'unione economica viene per ultima. Gli euroscettici accusano l'Europa di vivere unicamente come unione economica nella protezione dei privilegi di classi agiate e dei paesi più ricchi. Questa è in parte una semplificazione, ma evidentemente le istituzioni europee poco hanno fatto perché l'euroscetticismo perdesse le sue argomentazioni più forti e più populiste. All'esito del voto sulla Brexit ha contribuito in maniera drammatica la gestione europea fallimentare dei flussi migratori. Fallimentare non perché le frontiere fossero "un colabrodo" e non perché gli immigrati fossero "liberti di scegliere dove vivere", ma fallimentare perché ha tradito il principio cardine su cui si basa l'idea stessa di Europa, ovvero integrazione culturale e accoglienza".

 

"L'Europa ha fallito e il Regno Unito ha assecondato la pancia e un cuore avvelenato, più che interesse reale. Mi augurerei un moto di orgoglio da parte delle istituzioni europee, ma sono fatte di uomini, di uomini con i loro miseri e privatissimi interessi. Quindi nessun orgoglio per risollevare l'Europa, ovvero l'unica garanzia di pace che abbiamo, ma solo il timore che, sull'esempio del Regno Unito, altri paesi possano scegliere di abbandonare la nave. Una nave imperfetta, ma che pure ci ha protetti. Una nave che deve essere migliorata, ma che innegabilmente ci ha reso cittadini più consapevoli".

 

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