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Politica e Potere
27.09.2016 - 16:390
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Cattaneo: "Sto con Dadò e sposo la linea del PPD. Per 'Prima i nostri' commissione parlamentare con maggioranza assoluta ai promotori. Hanno voluto la bicicletta? Pedalino! Basta lanciare proposte irrealizzabili e poi scaricare sugli avversari la responsa

Il presidente del PLR: "I ticinesi hanno sostenuto l’iniziativa perché si sono fidati delle promesse di UDC e Lega. Adesso sta a loro mantenerle"

di Marco Bazzi

Rocco Cattaneo, cosa pensa della proposta avanzata oggi dal gruppo PPD in Gran Consiglio per applicare l’iniziativa “Prima i nostri”? (leggi l'articolo correlato)


“Sono perfettamente allineato alla posizione del PPD. È assolutamente inutile che il Consiglio di Stato nomini un gruppo di lavoro per trovare una soluzione all’applicazione dell’iniziativa “Prima i nostri”. Soluzione che poi dovrebbe in ogni caso passare al vaglio del Gran Consiglio. Sarebbe una perdita di tempo e si rischierebbe di arenarsi nelle secche della polemica. Molto meglio istituire direttamente una commissione parlamentare speciale, come propone il PPD”.

Una commissione che, secondo il partito di Fiorenzo Dadò, dovrebbe essere composta da sei membri, con la maggioranza assoluta, e la presidenza, attribuita alle forze politiche che hanno sostenuto l’iniziativa…

“Esatto. Soprattutto su questo punto sposo la linea del gruppo PPD: adesso chi ha lanciato e sostenuto questa iniziativa – UDC in primis, ma anche Lega e Verdi -, ritenendola applicabile contro ogni logica, rifiutando il compromesso rappresentato dal controprogetto votato dalla maggioranza del Gran Consiglio e sostenuto dal Consiglio di Stato, debba prendersi la responsabilità politica di fronte agli elettori. Dimostrino cosa sono in grado di fare, anzi lo dimostrino ai ticinesi. È ora di porre fine a questo teatrino politico basato sui proclami e sugli slogan. Hanno voluto la bicicletta? Bene, adesso pedalino!”.

Una posizione un po’ polemica, di sfida anche a quel 58% di elettori che domenica ha approvato “Prima i nostri”, non crede?

“Assolutamente no. Rispetto la volontà popolare. I ticinesi hanno sostenuto l’iniziativa perché si sono fidati delle promesse di UDC e Lega. Adesso sta a loro, a UDC e Lega, mantenere quelle promesse e dimostrare che ‘Prima i nostri’ non è stata unicamente, come io continuo a pensare, un’operazione di marketing politico. Il presidente dell’UDC ha detto che la legge d’applicazione dovrà essere pronta entro sei mesi. Benissimo! Lui, Gabriele Pinoja e i leghisti si mettano al lavoro e facciano la legge. Il PLR non metterà i bastoni tra le ruote, anzi collaborerà nella ricerca di soluzioni. Ma non voglio che il nostro partito si presti ancora una volta al gioco al massacro a cui assistiamo da troppo tempo. Mi rifiuto di accettare la logica di chi prima lancia proposte irrealizzabili e poi scarica sugli avversari politici la responsabilità della loro mancata realizzazione”.
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