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01.05.2017 - 17:390
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

EOC e quadri medici frontalieri, Franco Cavalli: "Colpa del numero chiuso voluto da UDC, Lega e Liberali. A lamentarsi dovrebbe essere l’Italia, non noi”

L'oncologo dice la sua sulla polemica che sta infiammando il dibattito politico: "Ogni anno dalle nostre università escono troppi pochi medici. Ne mancano almeno mille ogni anno. Quindi li importiamo dai paesi vicini che ne pagano la formazione. Noi introduciamo il numerus clausus per risparmiare e poi rubiamo agli altri!"

BELLINZONA - “A lamentarsi dovrebbe essere l’Italia, non noi”. Lo scrive Franco Cavalli portando il suo contributo al dibattito scatenatosi dopo che il Consiglio di Stato ha reso pubblico che nei quadri medici dell’Ente Ospedaliero cantonale, ci sono 10 frontalieri tra primari, viceprimari e capi servizio.

 

Il presidente dell’Ordine dei medici Franco Denti ha parlato di “situazione inaccettabile” e ha chiesto l’intervento dei tre membri che ricoprono incarichi politici del Consiglio d’Amministrazione dell’EOC (il presidente Paolo Sanvido, Paolo Beltraminelli e Daniele Caverzasio) per sistemare la situazione. Questo, ha precisato Denti, innanzitutto “per la qualità delle cure” e per “la sicurezza del cittadino paziente” (leggi articolo correlato).

 


Denti - nella sua presa di posizione inviata a Liberatv - contesta anche la tesi dell’EOC, esposta attraverso il Governo che l’ha messa nero su bianco rispondendo a un’interrogazione, secondo la quale “questa situazione è riconducibile da un lato alla notoria carenza di medici formati in Svizzera in alcuni settori specialistici e, dall’altro, alla scarsa partecipazione di medici residenti ai concorsi per determinate posizioni”.

 


“Di medici specialisti formati in Svizzera - ha contro ribattuto il presidente dell’OMCT - ne abbiamo a sufficienza, anche ticinesi, se non ritornano è perché spesso manca una programmazione, mancano i contatti (giusti) con le Facoltà di medicina e gli ospedali dove avviene la vera formazione clinica e chirurgica”.

 

Di diverso avviso, invece, un altro medico, ed ex Consigliere Nazionale socialista, Franco Cavalli. 


 

“Se UDC, Lega e Liberali - ha scritto su Facebook l’oncologo - non avessero introdotto mantenuto il numerus clausus in medicina, non avremmo la vergognosa situazione dove ogni anno dalle nostre università escono troppi pochi medici. Ne mancano almeno mille ogni anno. Quindi li importiamo dai paesi vicini che ne pagano la formazione: a lamentarsi dovrebbe essere l'Italia a cui ogni anno causiamo un danno di una quarantina di milioni!”.

 

“Formare un medico - ha chiosato Cavalli - costa quasi un milione di franchi...questa è la realtà per chi sa usare il cervello.Noi introduciamo il numerus clausus per risparmiare e poi rubiamo agli altri!”.

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