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07.06.2017 - 15:290
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Casellario. La destra insorge contro la maggioranza del Governo. Pantani: “Decisione scriteriata: io non ci sto”. Quadri: “Scandalosa calata di braghe di PLR, PPD e PS: altrove si chiederebbe l’impeachment!”. Marchesi: "Consiglio di Stato debole, molto de

La decisione del Consiglio di Stato di sospendere la misura che prevedeva l’obbligo di presentare il casellario giudiziale per i lavoratori straniere, sta scatenando un pandemonio. Inevitabilmente visto che il Governo ha deciso a maggioranza, con il voto contrario dei ministri leghisti Norman Gobbi e Claudio Zali

BELLINZONA - La decisione del Consiglio di Stato di sospendere la misura che prevedeva l’obbligo di presentare il casellario giudiziale per i lavoratori straniere, sta scatenando un pandemonio. Inevitabilmente visto che il Governo ha deciso a maggioranza, con il voto contrario dei ministri leghisti Norman Gobbi e Claudio Zali.

 

Ed è proprio la destra ticinese, Lega e UDC, a salire sulle barricate contro la retromarcia governativa. Una retromarcia innestata, così ha spiegato il Governo, per giungere alla firma di un accordo fiscale con l’Italia.

 

Di seguito vi proponiamo le prese di posizione pubblicate su Facebook dai Consiglieri Nazionali leghisti Roberta Pantani e Lorenzo Quadri e dal presidente dell’UDC Piero Marchesi.

 

Pantani: “No, io non ci sto”

 

“Una decisione, quella di oggi della maggioranza del Consiglio di Stato, che definire scriteriata è poco. Quella del casellario giudiziale è stata ed è una misura a tutela della nostra sicurezza, una misura amministrativa che in qualsiasi altro Paese del mondo sarebbe stata compresa e condivisa: da noi invece no. Ci si è fatti gabbare ancora una volta dalle litanie delle italiche prefiche, che (occorre dire che sanno fare il loro verso molto bene) alla fine hanno avuto buon fine. E voilà, la misura tanto contestata e controversa è stata cancellata. Per cosa poi? Per arrivare ad una firma di un accordo che pensate davvero l'Italia voglia sottoscrivere? Sono delusa, sconcertata e pure irritata. Senza considerare poi, che lunedì prossimo qui a Berna discuteremo della proposta di adesione al sistema ECRIS, proprio per andare incontro alle due iniziative cantonali del nostro GC che chiedevano l'adozione della richiesta del casellario giudiziale per quei Cantoni che lo ritenevano necessario. E ora, secondo voi, quale potrebbe essere la risposta del Consiglio federale sul tema? "mi dispiace, ma il tema non è più di attualità".... no, io non ci sto”.

 

Quadri: “Scandalosa calata di braghe!”

 

Scandalosa calata di braghe della maggioranza PLR-PPD-PS in Consiglio di Stato sul casellario giudiziale! La decisione di abolire la richiesta sistematica, inchinandosi vigliacchamente alle pretese di Roma (e Berna) è un triplice tradimento: tradimento della volontà popolare, tradimento delle decisioni del Gran Consiglio (iniziative cantonali) e tradimento anche della deputazione ticinese alle camere federali che, almeno a larga maggioranza, ha sempre sostenuto con convinzione la misura. Ottenendo anche dei risultati concreti a Berna. E l'ha sostenuta per il semplice fatto che la richiesta del casellario, oltre ad essere dettata da elementare buonsenso, è logica, efficace e necessaria alla sicurezza interna.

 

E' il colmo: quando in tutto il mondo si aumentano le misure di sicurezza, il Ticino, grazie ai partiti storici, le smantella! Sicché secondo i signori Bertoli, Beltraminelli e Vitta, nel nostro Cantone bisogna tornare a concedere permessi B e G alla cieca!

 


Per credere che la vicina Penisola, a seguito della decisione odierna della maggioranza PLR-PPD-PS, ratificherà gli accordi sulla fiscalità dei frontalieri, bisogna essere caduti dal seggiolone da piccoli. Il casellario era solo un pretesto per non ratificare; adesso, semplicemente, il Belpaese ne troverà un altro. Ad esempio le elezioni ormai prossime.

 


Anche il Gigi di Viganello è in grado di rendersi conto che i ministri di PLR, PPD e PS hanno sacrificato un provvedimento molto utile alla nostra sicurezza in cambio di niente! E, oltretutto, hanno sputtanato il Ticino sia verso nord che verso sud. Oltreconfine, ancora una volta, se la ridono a bocca larga: "vedete che basta fare un po' la voce grossa ed i ticinesotti fessi calano le braghe?".

 


Gli esponenti dei partiti storici in CdS dovranno rendere conto a tutti i ticinesi della sciagurata decisione odierna. E si spera che i ticinesi se ne ricorderanno alle prossime elezioni (ovviamente ci sarà chi provvederà a rinfrescare a dovere la memoria degli elettori).

 


Gli esponenti di PLR e PPD spiegheranno inoltre ai propri deputati per quale motivo hanno rottamato, peraltro senza uno straccio di contropartita, una misura che anche questi partiti avevano giustamente sostenuto. Quando si dice un governicchio... Altrove si chiederebbe l’impeachment”.

 

Marchesi: “Un Governo debole, molto debole”

 

Il Governo ticinese interrompe una procedura che ha permesso di conoscere, anche penalmente, chi vuole vivere in Ticino. Una misura che non dovrebbe essere neppure in discussione perché fa parte dei controlli minimi che uno Stato deve attuare per garantire la sicurezza interna del Paese. Ovviamente il Governo ticinese (o la sua maggioranza) si è piegato, ancora una volta, di fronte alle pressioni di Berna e di Roma, per una promessa di firma dell'accordo Fiscale con l'Italia che avrebbe potuto e dovuto essere firmato da tempo dallo Stato italiano. Cosa si inventeranno per non firmare? Il nostro ticinese é un Governo debole, molto molto debole.

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