Si arricchisce di una nuova presa di posizione il dibattito politico sul futuro di Lugano Airport. Gli ecologisti ticinesi, infatti, con una presa di posizione inviata alle redazioni chiedono una chiusura programmata dello scalo luganese.
“L’aeroporto - si legge nella nota - è diventato il giocattolino esclusivo di una città che purtroppo deve ancora decidere cosa farà da grande, il dado è tratto è bisogna avere il coraggio di riconoscerlo. Riconoscere il problema è il primo passo per poterlo risolvere. Fino ad oggi non è stato fatto nemmeno questo primo serio passaggio. Gli anni per maturare questa scelta sono stati molti, l’esperienza tanta e i milioni pubblici investiti troppi, siamo favorevoli a una chiusura programmata in tempi ragionevoli per permettere una riconversione della zona a servizio della comunità. Senza considerare il fatto che con l’avvento di Alptransit volare tra Lugano e Zurigo diventa anche poco conveniente (sia finanziariamente che in ordine di tempo). Ricordiamo che dal 2020 da centro a centro delle due città ci saranno poco meno di due comode ore di viaggio in treno”.
“Il territorio dell’aeroporto - termina il comunicato - è prezioso, accanirsi con un progetto morto è uno spreco di risorse. Bisogna trovare un’altra destinazione più consona allo sviluppo della città: un eco-quartiere valorizzando il corso fluviale, un zona vede come zona d’incontro e scambio o un campo di patate che, almeno, renderebbe qualcosa…”