POLITICA E POTERE
No alla Civica, in campo anche Gabriele Gendotti. L'ex ministro della scuola: "Dobbiamo dire di "no" alla legge Siccardi". E cita Stefano Franscini...
L'esponente del PLR, e predecessore di Manuele Bertoli al DECS, irrompe nel dibattito sulla votazione: "Le discussioni e le distinzioni fra “istruzione” ed “educazione” non sono certo nuove. Già il Franscini, che di scuola se ne intendeva, se ne occupò intensamente con posizioni chiare..."
© Ti-Press / Samuel Golay
BELLINZONA - Nell’ampio e appassionato dibattito sull’insegnamento delle civica, scende in campo anche Gabriele Gendetto. L’ex ministro del DECS, come del resto la maggioranza del Comitato cantonale del suo partito, si schiera contro la proposta in votazione il prossimo 24 settembre.

 

L’esponente del PLR, in un ‘intervento pubblicato sulla Regione, fa innanzitutto un excursus storico: “Ricordo - scrive - le discussioni che precedettero il cambiamento del nome del Dipartimento che nel 2012 da Dic è diventato Decs. Oltre che a sottolineare l’importanza dello sport con l’aggiunta della “S”, si volle mettere l’accento sulla necessità di puntare di più sul concetto di educazione per rapporto a quello più riduttivo di istruzione inteso come somma di conoscenze necessarie per progredire nelle diverse tappe della formazione e nella vita”

 

“Ebbi modo di dire nella presentazione di quel cambiamento - sottolinea Gendotti - che è così che l’educazione, e non soltanto l’istruzione, diventa la base su cui costruire lo sviluppo della persona che acquisisce competenze per potersi realizzare in maniera autonoma nella vita, per operare in maniera attiva all’interno di una comunità con piena coscienza della propria responsabilità di cittadino" 


“Le discussioni e le distinzioni fra “istruzione” ed “educazione” - afferma ancora l’ex ministro nel suo articolo sul quotidiano bellinzonese - non sono certo nuove. Già il Franscini, che di scuola se ne intendeva, se ne occupò intensamente con posizioni chiare. In un discorso del 1844 al Consiglio cantonale di educazione pubblica ha ricordato senza giri di parole ai suoi colleghi perché “il nostro corpo fosse denominato non dell’istruzione semplicemente, ma dell’educazione pubblica”, respingendo l’equiparazione istruzione ed educazione”.

 

“Tutti motivi - conclude Gendotti - ci devono portare a dire un forte No all’iniziativa Siccardi che va sciaguratamente proprio nella direzione opposta”.

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