E oggi, rispondendo a un’interrogazione del leghista Massimiliano Robbiani, il Consiglio di Stato ha reso note le sanzioni adottate nei confronti dei due insegnanti.
“Tenuto conto di tutte le circostante e dei casi precedenti - si legge nella risposta governativa possiamo dire che in un caso il Consiglio di Stato si è limitato ad un richiamo e in un altro è stata decisa una multa”. Nessuna spiegazione in più, poiché, spiegano i ministri "le risultanze delle inchieste disciplinari sottostanno alla protezione dei dati personali”.
“Le opinioni espresse pubblicamente da docenti delle scuole cantonali tramite i social media con termini e linguaggi non consoni alla propria professione - afferma altresì il Governo - possono costituire un effettivo problema per la reputazione del corpo docente nei confronti dell’opinione pubblica”. Per questo motivo “sono state approvate e diramate delle direttive interne indirizzate ai docenti sull’uso dei social network".
Il Consiglio d Stato, infine, bacchetta anche il deputato Robbiani:“Alcune generalizzazioni che lei propone nell’interrogazione non possono essere accettate poiché le espressioni fuori luogo di poche persone non possono essere usate per trarre conclusioni sull’intera categoria dei docenti”.
E il caso è chiuso.