POLITICA E POTERE
"Quel gesto dei calciatori turchi incarna l’islamo-fascismo di Erdogan"
Roberto Antonini mette il dito nella piaga sull'aggressione dei curdi nel nord della Siria: "Vergogna e tradimento"

BELLINZONA - “Vergogna e tradimento”. È il titolo di un’analisi di Roberto Antonini sull’aggressione della Turchia al popolo curdo nel nord della Siria, pubblicata stamane dalla Regione.

Il giornalista della RSI parte da un episodio che ha fatto il giro del mondo: il saluto militare dei giocatori turchi dopo il gol segnato all’Albania nell’ultima partita di qualificazioni agli europei di calcio. 

“Si potrebbe confinare questo gesto - scrive Antonini - nell’ennesima dimostrazione di irresponsabile beceraggine da stadio, alla quale hanno fornito in passato il loro significativo contributo pure giocatori rossocrociati d’origine albanese. Il momento in cui avviene questa esternazione militar-sportivo-nazionalista racconta però altro. Nel momento in cui le forze di Ankara aggrediscono i curdi nel Nord della Siria, il gesto dei giocatori incarna alla perfezione quello che alcuni commentatori in passato avevano definito l’islamo-fascismo di Erdogan. Un’equazione i cui elementi che si assommano sono l’islamismo politico e il nazionalismo di matrice ottomana con malcelata nostalgia imperiale”.

Il giornalista sposta quindi la sua analisi sul ruolo di Donald Trump che, de facto, ha spianato la strada all’attacco dei turchi: “Il presidente americano ha commesso il maggior errore della sua cacofonica presidenza, facendo un favore a tutti i suoi principali antagonisti, dalla Russia agli islamisti arabi mettendo a repentaglio il controllo dei campi di detenzione dove sono intasati militanti e famiglie dell’Isis.(…). La mossa di Trump assume i contorni di un’autorete strategica realizzata in chiave apertamente elettoralistica (ripiegamento sugli interessi monetizzabili in base al principio “America First”). Il risultato di un tradimento che allunga un’ombra di vergogna su tutto l’occidente è già sotto i nostri occhi: centinaia di morti, oltre 130mila sfollati, l’occupazione di città come Ras al-Ayn che provocherà esodi di massa”.
 
“L’America che abbandona alla mercé di uno spregiudicato satrapo gli stessi uomini che hanno sconfitto lo Stato islamico - conclude Antonini sulla Regione - si macchia di un’infamia che, dall’antichità greca ai nostri giorni, passando da Shakespeare, è moralmente la peggiore delle viltà”.

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