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23.01.2020 - 10:090

L'MPS interroga: "Chi denuncia mobbing, bossing o licenziamenti è tutelato?". E quelle due denunce...

“Visto il susseguirsi di “ristrutturazioni” e la moda di ridurre personale per comprimere i costi, l’incremento delle ripercussioni negative sui lavoratori non stupisce più di tanto”, scrive il Movimento per il Socialismo, che accusa le aziende

BELLINZONA - La pressione sul lavoro utilizzata per “sbarazzarsi di lavoratori, in particolare quelli considerati anziani e quindi “costosi”?. È un’ipotesi grave quella che lancia l’MPS in un’interrogazione, citando anche alcuni casi concreti.

Partendo da quanto riferito da un articolo della NZZ am Sonntag, viene riportato il parere di un esterno che diceva: “Appena in una ditta aumenta la fluttuazione o vengono soppressi impieghi registriamo un balzo delle malattie psichiche”.

“Visto il susseguirsi di “ristrutturazioni” e la moda di ridurre personale per comprimere i costi, l’incremento delle ripercussioni negative sui lavoratori non stupisce più di tanto”, sostiene l’MPS.

Che poi punta il dito sul call center dal Credit Suisse a Chiasso. “I media hanno parlato di obbiettivi impossibili da raggiungere imposti ai dipendenti, di ansia da prestazione intrattenuta dai quadri, di mobbing aziendale e umiliazioni. Si è pure detto che molte “partenze volontarie” in realtà erano licenziamenti imposti”. Si parla anche della denuncia di un ex dipendente all’Ufficio dell’Ispettorato del Lavoro, partita nell’agosto del 2018, di cui non si sa più niente.

Un’altra denuncia è stata effettuata da un ex dipendente contro la Corner Bank di Lugano. Addirittura era stato “dato per disperso dopo un colloquio con il suo superiore e ritrovato il giorno dopo in stato confusionale. Nel 2017 l’istituto ha registrato un record di utili di 56,3 milioni, ma ha licenziato una ventina di persone, fra cui molti lavoratori cosiddetti “anziani”. Per sostituirli, la banca avrebbe assunto almeno in parte giovani alle prime armi o frontalieri”.
Insomma, due denunce di cui non si hanno più notizie e un settore, quello bancario, sotto pressione, con anche stipendi bassi e molti stage sospetti. L’MPS velatamente, ma non troppo, accusa le aziende di puntare a far star male e ammalare i dipendenti a livello psichico, con burnout, esaurimenti nervosi e ansia, per poterli licenziare. Senza dubbio parole pesantissime.

L’interrogazione si conclude con una serie di domande sui licenziamenti invisibili e su che tutele può avere un cittadino che denuncia mobbing, bossing o licenziamento.

 

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