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02.04.2016 - 13:150
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Sapori Ticino, 10 anni, 100 chef, 160 Stelle Michelin. Il bilancio di Dany Stauffacher coniugato al futuro: "Più etica, anche nell'enogastronomia"

"La cucina come una straordinaria opportunità di prendersi cura delle proprie terre, delle eccellenze agroalimentari e umane, nel rispetto dell’ambiente"

di Dany Stauffacher *

C’era una volta la vacanza: bastava un bel panorama, un po’ di sole e il gioco era fatto. Oggi, invece, chi si sposta per una vacanza o anche solo per un fine settimana, oltre al clima e alle bellezze naturali, non trascura una parte altrettanto fondamentale: l’enogastronomia.

L’importanza di questo settore per i movimenti turistici è ormai un dato di fatto, ed è per questo che da anni noi di Sapori Ticino lavoriamo per non far mancare nulla al Canton Ticino: se il sole e il paesaggio li abbiamo da sempre, il nostro festival da dieci anni porta l’alta cucina sul nostro territorio e diventa uno stimolo per parlare di tutta la gastronomia cantonale, offrendo un’occasione unica di sperimentare cucine d’avanguardia, gustare splendidi vini soprattutto ticinesi, appassionarsi del tocco di uno o dell’altro Chef.

In qualche modo, gli oltre 100 Chef e le 160 stelle Michelin che sono stati protagonisti delle nostre serate hanno contribuito a diffondere la cultura e l’offerta enogastronomica nel nostro Cantone, ma soprattutto a farla conoscere al di fuori dei nostri confini.
Ma non è finita. Oggi che l’attenzione sul cibo e la cucina, anche da parte dei media, è così alta, è necessario compiere un ulteriore passo: guardare al futuro. E nel futuro ci sono nuovi stili alimentari, un approccio di qualità più che di quantità: insomma, non c’è solo il “buono”, ma anche il “buono e giusto”. L’etica, anche nella gastronomia, non è più un concetto astratto ma un tema e un traguardo che molti Chef cercano già di perseguire, sviluppando in maniera chiara i concetti di sostenibilità, territorialità e attenzione allo spreco (sappiate che 1/3 del cibo prodotto nel mondo, finisce nella spazzatura).
Non è sicuramente un lavoro facile e immediato perché serviranno scelte di qualità, molta informazione e tanta passione, ma passo dopo passo è una strada che prima o poi tutti dovranno intraprendere, per questo prima iniziamo prima vedremo i risultati e credetemi, sarà una delle cose belle e importanti che potremo lasciare alle prossime generazioni.

Per questo, nel nostro piccolo, anche noi di Sapori Ticino ci stiamo muovendo in questa direzione, cercando di guardare alle prossime edizioni della manifestazione in maniera sempre più etica, in un’ottica, non in maniera estrema ma semplice e condivisibile, ripensando la cucina come una straordinaria opportunità di prendersi cura delle proprie terre, delle eccellenze agroalimentari e umane, nel rispetto dell’ambiente.
È questa una delle strade da perseguire nel settore enogastronomico di qualità: lavorare in sinergia con il nostro splendido territorio per ottenere cibi buoni e sani dove l’etica possa diventare un valore aggiunto importante.
 
Per questo finisco con un pensiero che mi piacerebbe diventasse sempre più una consapevolezza per tutti noi: se compro prodotti ticinesi, so cosa mangio.

* enogastronomo, organizzatore di SaporiTicino - http://www.saporiticino.com/

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