SECONDO ME
Masoni, Giudici, Bertini e il Partitone luganese
Paolo Morel: "Il PLR necessita di un rinnovamento. Per migliorare bisogna avere il coraggio di cambiare"
TIPRESS

di Paolo Morel*

Il PLR necessita di un rinnovamento. Negli ultimi anni ha cercato di adattarsi ai mutamenti sociali e politici, provando a colmare la mancanza di nuove leadership, senza però convincere appieno l’elettorato. E allora, a posteriori, dobbiamo avere il coraggio di ammettere che sono state fatte valutazioni errate. Solo così metteremo basi solide per realizzare quel cambiamento che ci aspettiamo dal promettente ricambio generazionale in corso e progredire, non solo come partito, ma come classe politica in grado di proporre visioni innovative pur rimanendo fedeli ai principi che sono i nostri.

La perdita di figure luganesi, come Masoni, Giudici e Bertini, ha sollevato questioni di lealtà e di ricerca di alternative politiche fra i nostri elettori. Lugano, per ragioni diverse, è rimasta orfana di politici amati, che avevano entusiasmo, passione, competenze e visioni. Quando t’innamori ma la storia finisce, è dura, anzi durissima tornare ad amare e diventa più facile mollare, votare per un altro partito o fondarne uno proprio. Votare un altro partito o fondarne uno proprio indebolisce il PLR a favore di un’ulteriore improduttiva frammentazione che ormai da qualche anno evidenzia i suoi limiti, principalmente limiti nella capacità di prendere decisioni. E se dopo qualche anno ci accorgessimo che il nuovo Partito non ci rappresenta più? E se ci trovassimo nella condizione di chi è stato “ammaliato”, di chi pensava di essere meglio rappresentato ma nei fatti è stato deluso o di chi cavalcando l’entusiasmo del momento poi si è accorto che i Partiti o i Movimenti sono composti da donne e uomini e che non sempre vanno d’accordo tra loro? Il rischio è che alla fine ci si ritrovi al punto di partenza, con un duplice effetto: avere indebolito il PLR e i suoi valori e vedere le proprie idee sempre meno rappresentate.

I Partiti non sono perfetti, semplicemente perché composti di donne e uomini, notoriamente imperfetti, ma sono e resteranno il pilastro su cui si fonda il nostro modello democratico.  Le persone, che siano amate o visionarie passano, mentre i Partiti, i loro valori, le loro idee restano.

Se il paese è ingessato, con tempi biblici per decidere ogni cosa, le cause non passano solo dalla mancanza di coraggio dei singoli, dall’eccessiva burocrazia, ma anche dal numero sempre maggiore di attori incapaci di trovare, in linea con la velocità dei nostri tempi, veri accordi politici.

In conclusione, non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna avere il coraggio di cambiare. Si potrebbe cominciare tornando a valorizzare i Partiti che hanno fatto grande la nostra città, oppure guardando con occhio benevolo chi si mette a disposizione per il bene di Lugano e dei suoi cittadini, come si fa con coloro che ci tendono la mano. Chissà se con questa predisposizione non si torni davvero ad innamorarsi della politica e del PLR ?

*Presidente PLR Sezione di Lugano

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