Condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli alla produzione idroelettrica a Sud delle Alpi hanno permesso all’Azienda Elettrica Ticinese di chiudere l’esercizio 2024 con un ottimo risultato
BELLINZONA - Condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli alla produzione idroelettrica a Sud delle Alpi hanno permesso all’Azienda Elettrica Ticinese (AET) di chiudere l’esercizio 2024 con un utile consolidato di 45 milioni di franchi. Un risultato positivo, conseguito nonostante un contesto di profonda trasformazione e crescente complessità per tutto il settore elettrico.
I risultati dell’esercizio 2024 di AET sono stati presentati oggi a Monte Carasso, alla presenza del Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta, del Presidente del Consiglio di amministrazione Giovanni Leonardi, del Direttore Roberto Pronini e del Vicedirettore responsabile delle finanze Flavio Kurzo.
L’inverno 2023/24, si legge nella nota stampa dell'Azianda, "ha riportato la neve sulle Alpi ticinesi, dopo due anni segnati da una marcata siccità. Lo scioglimento primaverile, accompagnato da precipitazioni regolari durante l’anno, ha consentito agli impianti di AET di raggiungere una produzione idroelettrica nettamente superiore alla media decennale, con 1'142 GWh generati rispetto ai 555 GWh del 2023. Questa ripresa ha inciso positivamente sull’andamento dell’esercizio, che si è chiuso con un risultato operativo di 46 milioni, in netta crescita rispetto ai 10 dell’anno precedente".
Alla buona produzione, prosegue la nota, "ha fatto da contraltare un quadro di mercato la cui gestione si fa sempre più complessa. Rispetto ai dodici mesi precedenti, i prezzi dell’energia hanno registrato una significativa flessione, che ha limitato i margini operativi. Ancora più impattanti sono state le conseguenze della crescita della produzione fotovoltaica durante la primavera e l’estate: i picchi nelle ore centrali della giornata hanno generato eccessi di offerta sui mercati, portando al record di 293 ore con prezzi negativi nella sola Svizzera, contro le 76 registrate sull’intero 2023. Un fenomeno inedito, che ha comportato – e continuerà a comportare – oneri crescenti per la gestione degli sbilanciamenti di rete.
La nuova Legge federale sull’energia, approvata dal popolo lo scorso 9 giugno, introduce una serie di strumenti che consentiranno alle aziende del settore energetico di affrontare questa e le altre sfide legate alla transizione energetica. La strategia di AET, incentrata sulla valorizzazione delle risorse rinnovabili del Ticino, è in linea con le nuove normative e orientata ai cambiamenti in atto. Le recenti evoluzioni del mercato confermano la centralità strategica della flessibilità dell’idroelettrico per il futuro equilibrio del sistema. Siamo però soltanto all’inizio di una lunga fase di trasformazione, che richiederà ulteriori e continui adattamenti".