Ticino: "Il 38% degli allievi delle elementari ha visitato un sito porno"
Lo rivela uno studio della SUPSI dedicato al rapporto tra i minore e internet. E tra chi va alle medie il 63% ha visionato materiale pornografico online
LUGANO - Sempre più adolescenti in Ticino guardano siti pornografici. Il Caffé dedica alla tematica un approfondimento, prendendo spunto da uno studio "Minori in internet"realizzato dai ricercatori della SUPSI Lara Zgraggen e Michele Mainardi. La ricerca è stata realizzata realizzato su un campione di 1736 allievi, tra elementari e medie. Il primo dato significato che è emerso dall'analisi è che il 38 per cento dei bambini che frequentano le elementari è entrato almeno una volta in un sito con contenuti porno. Il dato raddoppia per gli studenti di scuola media: 63 per cento. Dallo studio emerge pure come tanti ragazzini navighino di notte, anche grazie agli smartphone. E che tanti, nonostante il divieto, sono iscritti a Facebook e frequentano le chat per adulti. "Molti lo fanno falsificando i propri dati - spiega al Caffé Lara Zgraggen altri ci hanno spiegato che usano l'account dei genitori che evidentemente pensano così di poterli controllare"C'è un ultimo dato saliente e preoccupante dello studio dei ricercatori della SUPSI: nelle scuole medie ci sono stati 17 casi di adescamento (tutti denunciati) e 10 richieste a sfondo sessuale. "E non è che i ragazzi non sappiano dei rischi della Rete - spiega ancora al domenicale la ricercatrice -. Lo sanno, ne sono spesso consapevoli, ma pensano che a loro tanto non succederà nulla".