L’ex consigliere nazionale e consigliere di Stato vallesano sarà domenica a Lugano per tentare di ricomporre la spaccatura tra la Lega e la sezione democentrista ticinese
LUGANO - Fermi tutti, non è ancora detta l’ultima parola, anche se la trattativa tra le parti su una lista unica per il Governo in vista delle elezioni di aprire sembra più che arenata impantanata.
L’ultimo tentativo di sbloccarla lo farà Oskar Freysinger. L’ex consigliere nazionale e consigliere di Stato UDC vallesano arriverà domenica prossima in via Monte Boglia per tentare di ricomporre la spaccatura tra la Lega e la sezione democentrista ticinese.
Personaggio istrionico ma di grande carisma, dopo la mancata rielezione in Governo, Freysinger ha assunto un ruolo di “consulente di lusso” all’interno del suo partito. Così l’aveva definito qualche mese fa in un articolo il quotidiano “Le Nouvelliste”. Una sorta di “influencer”, insomma, per dirla con un termine oggi in voga.
Freysinger ritiene da anni che Lega e UDC dovrebbero siglare un patto di ferro. Dopo la morte di Giuliano Bignasca era arrivato a Lugano – era il marzo del 2013 – proprio per perorare questa causa. Ce la farà a convincere i recalcitranti di entrambe le forze politiche e a smorzare le tensioni delle ultime settimane?