MORBIO INFERIORE - Indignazione, sconcerto, rabbia. Sono questi i sentimenti che traspaiono dal comunicato stampa del Municipio di Morbio Inferiore. L'Esecutivo del comune momò si scaglia contro quella che considera una vera e propria ingiustizia: l'ormai certa prescrizione per il tristemente celebre inquinamento del pozzo polenta.Siccome, citiamo dalla nota diffusa in mattinata, "i responsabili di questo gravissimo danno ambientale non potranno mai essere giudicati, il Municipio "non può che condividere l'indignazione espressa dalla popolazione di fronte a questa palese ingiustizia e sottolinea come questa triste vicenda costituisca una grave onta per la Giustizia del nostro Cantone dalla quale sarà opportuno trarre i dovuti insegnamenti. Per questo motivo una delegazione del Municipio prenderà parte alla manifestazione che avrà luogo sabato 20 giugno".Il Municipio di Morbio, nel comunicato stampa, riprende le principali tappe della vicenda: "Pur attenendosi all'invito di mantenere il dovuto riserbo sulla procedura in corso il Municipio, per il tramite dei propri legali, aveva a più riprese denunciato la necessità di intervenire con maggiore coraggio alfine di creare i presupposti per giungere all'identificazione dei responsabili dell'inquinamento. Già nell'aprile del 2009 infatti il Municipio, alla luce delle risultanze di una prima perizia e vista la gravità dell'inquinamento ed i numerosi difetti riscontrati nei diversi impianti, aveva sollecitato il Consiglio di Stato a valutare se le conclusioni di tale perizia non imponessero l'immediata chiusura della stazione di servizio. Successivamente nel maggio del 2010, su suggerimento e per il tramite del proprio legale che a quel moomento era ancora l'avv. John Noseda, il Comune aveva poi presentato un reclamo al Giudice dell'istruzione e dell'arresto per denunciare le omissioni dell'allora procuratrice pubblica Clarissa Torricelli, reclamo respinto dallo stesso Giudice con decisione del 29 dicembre 2010".A questo punto l'Esecutivo svela nel comunicato una lettera inviata alla procuratrice pubblica Francesca Lanz. Eccola: " Il Municipio ha deciso di scrivereLe perché ha appreso con grande sconcerto che il lungo procedimento penale in oggetto rischia di concludersi con un nulla di fatto a causa dell’intervento della prescrizione. Il Municipio ha dovuto far fronte a tutte le conseguenze dell’inquinamento ed ha dovuto rinunciare allo sfruttamento del suo pozzo, assumendosi una serie di costi che ancora gravano sul bilancio del Comune. Tutti i membri del Municipio hanno sempre confidato nell’operato del Ministero Pubblico e della giustizia in generale, sicuri che le cause dell’inquinamento potessero essere chiarite in tempi brevi ed in tal senso hanno rassicurato la popolazione di Morbio Inferiore. ... il Ministero pubblico ha formalmente aperto nel marzo 2012 un procedimento penale per violazione dell’art. 234 CP e dell’art. 70 cpv. 1 lett. b) legge protezione acque. Che a distanza di oltre 3 anni, l’inchiesta non sia ancora pervenuta a sostanziare l’accusa nei confronti degli autori dei reati ipotizzati, sconforta il Municipio e di riflesso la popolazione del Comune di Morbio Inferiore.I cittadini tutti hanno patito le conseguenze dell’inquinamento e della rinuncia all’uso del Pozzo Polenta e attendono un riscontro concreto da parte della giustizia penale. Per questo motivo, il Municipio aveva, per il tramite del proprio legale, chiesto di poterLa incontrare per manifestarLe il sentimento di profonda delusione causato dall’approssimarsi del termine di prescrizione senza che siano state accertate le responsabilità per un evento che ha segnato profondamente la storia del Comune. Si prende atto che al momento Lei non ritiene opportuno incontrare il Municipio e da ciò l’invio del presente scritto. Confidiamo che nelle prossime settimane, e comunque entro il termine della prescrizione, la situazione possa risolversi a tutela dei diritti e delle fondate pretese del Comune di Morbio Inferiore"."Detto dello sconcerto di fronte alla pressoché certa prescrizione della procedura penale - termina la nota - il Municipio tiene d'altra parte a precisasre che la scadenza di tale termine non pregiudica la possibilità di continuare a rivendicare un congruo risarcimento per il danno subito dall'Azienda Acqua Potabile e dai suoi utenti. A questo proposito teniamo a ribadire che il Municipio non lascerà nulla di intentato ed ha già incaricato i propri legali di sottoporre alle parti una richiesta di rinnovare la dichiarazione di rinuncia alla prescrizione in ambito civile. A breve sarà inoltre indetto un nuovo incontro per verificare se esistano i presupposti per proseguire nella ricerca di un accordo extragiudiziale che avrebbe l'importante vantaggio di contenere in modo importante tempi e costi della procedura. Qualora si dovesse constatare una indisponibilità della controparte ad aderire ad una ragionevole proposta trasnsativa sarà avviata una causa civile per rivendicare il risarcimento di tutti i danni materiali ed immateriali subiti dal Comune".