LUGANO – “Se un procuratore pubblico fosse un medico e il signor Pozzo Polenta fosse un paziente la signora Francesca Lanz sarebbe già stata accusata di grande negligenza”.
Simone Ghisla, deputato pipidino e medico, commenta duramente sulla sua pagina Facebook la decisione comunicata ieri dal Ministero pubblico sull’inquinamento dell’acquedotto di Morbio Inferiore. “La procuratrice Francesca Lanz ha intimato oggi alle parti coinvolte - si leggeva nella nota della magistratura - la comunicazione di chiusura formale dell'istruzione relativa all'inquinamento del Pozzo Polenta in territorio di Morbio Inferiore, prospettando l'emissione di un decreto d'abbandono per i reati di inquinamento di acque potabili e infrazione alla legge federale sulla protezione delle acque”.
“Forse che per la procura e la sanità ci siano due pesi e due misure - commenta Ghisla -. La procuratrice in questione dovrebbe dimettersi, o almeno venir sospesa dai suoi incarichi, e chi prima di Lei tirava le redini del caso si faccia un esame di coscienza”.
Il post di Ghisla è stato commentato dalla sua collega in Gran Consiglio Natalia Ferrara Micocci, ex procuratrice pubblica, che è scesa in campo in difesa di Lanz: “Conosco personalmente la PP Lanz. Lavora, eccome. Scaricare la colpa su chi arriva per ultimo non è un gran metro di giudizio. Ma, va pur detto, oltre alle persone c'è l'Istituzione e quando la giustizia è lenta e inefficace, bisogna ammettere che qualcosa non va nel sistema”.
Red