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Coronavirus
18.05.2020 - 16:250
Aggiornamento: 25.05.2020 - 09:09

Coronavirus in Ticino, il punto di Franco Denti: "Le mascherine sono l'arma migliore per evitare un nuovo lockdown"

Il presidente dell'Ordine dei medici: "Mi auguro che arrivi un richiamo perentorio da parte del medico cantonale e del Governo per caldeggiarne l'utilizzo negli spazi chiusI"

LUGANO - “I dati dei nuovi contagi, e delle ospedalizzazioni, sono molto positivi. Ed è proprio per questo che non bisogna abbassare la guardia, perché il virus circola ancora in Ticino e non possiamo assolutamente gettare al vento questo risultato straordinario che abbiano raggiunto, con grandi sacrifici, grazie all'impegno di tutti i ticinesi .”

Franco Denti, nel consueto punto settimanale sulla crisi legata al Covid19, guarda con positività alle statistiche ticinesi dell’ultima settimana, ma invita i cittadini a non rilassarsi rispetto ai comportamenti individuali.

“Questi dati - spiega il presidente dell’Ordine dei medici - dimostrano che grazie al lockdown, alla distanza sociale e alle misure d’igiene, siamo riusciti a schiacciare la curva epidemica. Le azioni intraprese, insomma, hanno prodotto i risultati da tutti auspicati. Ora però non bisogna illudersi che il Coronavirus sia scomparso dal Ticino. Dobbiamo continuare con disciplina ad applicare quello che abbiamo imparato per non ritrovarci ai piedi della scala”.

Per Denti è “assolutamente troppo presto” per tracciare un bilancio sulle grandi aperture dell’11 maggio. “Possiamo però dire - aggiunge - che gli allentamenti del 27 aprile si sono rivelati sopportabili da un punto di vista epidemiologico. Per una valutazione complessiva bisognerà invece attendere le prime due settimane di giugno. Speriamo che tutto continui come negli ultimi sette giorni”.

Ma il pericolo di una ripresa dei contagi, spiega il presidente dell’Ordine, “non è scongiurato”. “Sarei molto più tranquillo rispetto all'ipotesi di una ricaduta e di nuove chiusure - aggiunge - se tutti indossassero una mascherina almeno nei luoghi chiusi, ovvero sui mezzi pubblici, nei negozi e negli uffici. Tutti noi medici, in questi giorni, ci siamo spesi pubblicamente nel consigliare questo strumento. Purtroppo però, a quanto mi dicono, lo scorso weekend nei centri commerciali solo una piccola minoranza di cittadini indossava questa protezione. Mi auguro che nei prossimi giorni arrivi un richiamo perentorio da parte del medico cantonale e del Governo per caldeggiarne l'uso”.

“Se indossate da tutti - prosegue Denti - le mascherine sono un mezzo di contrasto potente contro la diffusione del virus. Tutti i Paesi a noi confinanti l’hanno resa obbligatoria, in determinati contesti. Spero che il Governo ticinese faccia un po’ una fuga in avanti su questo punto rispetto alla Confederazione. Se ci pensiamo, con pochi soldi e un piccolo sacrificio, ognuno può contribuire ad ottenere un risultato eccezionale per proteggere se stesso e gli altri. Ricordiamoci cosa ci è costato il lockdown in termini economici e di libertà personali….”.

Il presidente dell’Ordine dei medici, per il momento, non si esprime sull’apertura della frontiera annunciata dall’Italia per il 3 giugno: “È presto per dire qualcosa di sensato in proposito. La situazione italiana, e lombarda soprattutto, è ancora troppo ballerina. Non sono così sicuro che saranno in grado di riaprire per quella data…”

Ultime raccomandazione: “Spero che per il ponte dell’Ascensione non vi sia il “tana liberi tutti” con grigliate di massa o altri assembramenti all’aria aperta o nelle case private”.

 

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