Funzionari arrestati a Lugano. In carcere anche il "corruttore". Borradori: “Tanta amarezza”

LUGANO - “Il mio sentimento di fronte a quanto accaduto è chiaramente di amarezza e di dispiacere. Sono stato informato dell’inchiesta giovedì sera e mi sono messo a disposizione del ministero pubblico per facilitare gli accertamenti”. È il primo commento a caldo del sindaco di Lugano Marco Borradori a poche ore dall’arresto di due funzionari comunali accusati di corruzione passiva. E sempre oggi gli inquirenti hanno arrestato anche l'autore che sta a monte del reato: si tratta di un uomo di origine straniera titolare di una piccola azienda attiva nel settore edile.

I due funzionari, che hanno ammesso gli addebiti, hanno accettato denaro o benefici stimati in circa 30mila franchi. Entrambi dipendenti del Dicastero Servizi urbani, lavoravano all’amministrazione degli stabili e si presume che i reati siano legati ad alcuni mandati attribuiti nella loro funzione. Fatto che pare confermato dal terzo arresto scattato oggi, trattandosi di un uomo che opera nell'edilizia.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore generale John Noseda, non dovrebbe coinvolgere altri funzionari comunali e i fatti sembrano già sostanzialmente accertati.

“Si tratta di due funzionari di provate capacità e da tempo al servizio del comune, il che rende ancora più spiacevole l’accaduto – aggiunge il sindaco -. Sono notizie che colpiscono e rattristano anche perché siamo di fronte a importi di lieve entità, per i quali due persone si sono rovinate la carriera. Nella prossima riunione di municipio discuteremo il caso e prenderemo i necessari provvedimenti, inziando immediatamente con la sospensione”.

L’unico aspetto positivo che Borradori sottolinea è che il caso è venuto alla luce ed è stato immediatamente appurato e circoscritto.

emmebi

red