Fangoemorte
27.11.2014 - 15:310
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Dopo la tragedia di Davesco Lugano traccia il quadro dei pericoli. "Individuate zone a rischio. Monitoriamo e informeremo la popolazione"

"Il Municipio ha incaricato i servizi di agire con tempestività, adottando le misure necessarie a tutelare e informare le persone che oggi risiedono, soggiornano o frequentano queste zone”

LUGANO – Dopo le frane che hanno colpito il Luganese, e in particolare dopo la tragica frana di Davesco, il Municipio di Lugano traccia una mappa delle aree a rischio. Lo fa sapere in una nota stampa nella quale fa sapere che, preso atto dello stato dei lavori sulle zone di pericolo per il territorio cittadino. “ha incaricato i servizi comunali di procedere con gli accertamenti necessari, con l’obiettivo di disporre del quadro aggiornato delle zone sensibili, individuare le misure necessarie per mettere in sicurezza il territorio e informare la popolazione interessata”.

A seguito delle ultime fasi aggregative, caratterizzate dalla progressiva estensione del territorio e dalla particolare conformazione dei nuovi comprensori, si legge nella nota, Lugano è diventata la seconda città svizzera per superficie. “In questo contesto, è emersa la necessità di esaminare la situazione in particolare dei quartieri aggregati, con l’obiettivo di un’attenta gestione delle potenziali situazioni di pericolo e della messa in atto, laddove necessario, di tutte le misure idonee a garantire nella massima misura possibile la sicurezza della popolazione e degli oggetti presenti nelle aree sensibili”.

La procedura di adozione e approvazione dei Piani delle zone di pericolo è di competenza del cantone. Il comune ha il compito di procedere all’inserimento delle zone di pericolo nel proprio Piano regolatore, in base alle conoscenze attuali, adottando le modifiche pianificatorie o le misure adeguate laddove necessario. 
“Tutto il territorio di Lugano dispone di studi sui pericoli naturali relativamente recenti, i più vecchi risalgono al 2005. Non tutti però sono già a livello di dettaglio con la definizione del grado di pericolo o sono stati approvati e integrati nel piano regolatore. La città procede progressivamente con questo lavoro, sulla base del grado di consolidamento dei piani delle zone di pericolo elaborati dal cantone.

“Il Dicastero Edilizia Privata - in collaborazione con l’Ufficio cantonale dei pericoli naturali, degli incendi e dei progetti – sta effettuando gli accertamenti di tutti i casi di edifici situati nella zona di pericolo elevato e procederà con l’adozione delle relative misure preventive. Il Dicastero Pianificazione Ambiente e Mobilità - congiuntamente con l’Ufficio Controllo Abitanti e il Servizio Informatica – sta raccogliendo i dati delle abitazioni primarie ubicate fuori zona edificabile in aree di pericolo. L’integrazione dei dati sulle Zone di pericolo, approvati o allo studio, nel sistema GIS-Web, il sistema territoriale digitale della città, è già avvenuto. Inoltre, nell’esame delle domande di costruzione sarà posta ancor maggiore attenzione alla verifica sistematica dell’eventuale appartenenza di un mappale a una Zona di pericolo, sulla base dei Piani delle Zone di Pericolo approvati o allo studio.

“Allo stato attuale delle conoscenze, sul territorio di Lugano sono state identificate alcune zone critiche per la compresenza del pericolo naturale e di residenze o attività permanenti e sono state promosse dalla Sezione forestale del Cantone in collaborazione con la Città attività di monitoraggio. Al contempo il Municipio ha incaricato i servizi competenti di agire con tempestività, adottando tutte le misure necessarie a tutelare e informare in particolare le persone che oggi risiedono, soggiornano o frequentano queste zone”.

 

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